Agli italiani piace il web da cellulare: 800 milioni spesi nel 2011
di Franco Volpi
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13 Giugno 2012
In forte crescita il mobile internet e il download di app e contenuti. Secondo una ricerca...
Saranno anche di gran tendenza i tablet, saranno pure sempre più sottili e performanti i laptop, ma non c'è niente da fare: gli italiani sono un popolo di innamorati del cellulare. Uno strumento che, evoluto nella forma e nella tecnologia dello smartphone – ormai
lo possiedono in 21,8 milioni
- costituisce lo strumento privilegiato per la navigazione in mobilità: nel 2011
gli italiani hanno speso 800 milioni di euro per la navigazione sul web dal proprio smartphone
(+ 52% rispetto alla spesa effettuata nel 2010). Ma non solo:
il
mercato delle App e dei contenuti
a pagamento scaricati da mobile
ha toccato b
en
530 milioni di euro
con un aumento del +4% rispetto al 2010 (di cui
75 milioni solo per il download di App e 56 milioni per mobile advertising)
.
Sono, a livello economico, i due dati più significativi che emergono dalla Ricerca 2012 effettuata dall’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps promosso dalla
School of Management del Politecnico di Milano
in collaborazione con l'
ICT Institute
e il MEF - Associazione Internazionale Contenuti e Commercio Mobile. Cifre importanti, tanto che Andrea Rangone, responsabile scientifico degli Osservatori, ha parlato dello sviluppo in Italia «di un nuovo incredibile ecosistema di business che ci piace chiamare Mobile Economy». Un'economia alimentata soprattutto
dall'intrattenimento
:
i contenuti più scaricati sui dispositivi mobili sono infatti i giochi
(+44% rispetto al 2010)
, seguiti dai brani musicali
(+39%)
e quindi dai video
(+30%)
.
Poco business e tanto svago, insomma, consumato in mobilità senza troppi pensieri legati al costo della navigazione e del download. Ad aver messo le ali a questo crescente utilizzo dello smartphone è stata, secondo i ricercatori del Politecnico, la
diffusione di tariffe flat
attivate dalle quattro principali compagnie telefoniche italiane (Tim, Vodafone, 3 e Wind) per tutte le fasce di utenza, che consente una navigazione spesso senza limiti. E, sempre per quanto riguarda i carrier telefonici, la diffusione di smartphone che coprono tutte le fasce di prezzo,
proposti sempre più spesso in comodato d'uso
: il telefonino di ultima generazione, insomma, non è più un bene di lusso.
Oltre a questi motivi "economici" c'è poi un altro elemento fondamentale: tutti i provider che operano sul territorio italiano hanno potenziato le proprie infrastrutture e la propria capacità di banda, garantendo copertura e velocità elevate di connessione, spesso superiori alla qualità di connessione di cui si può usufruire con il laptop via chiavetta.
Costa poco, è rapido e comodo: chi, dati questi tre elementi, non sceglierebbe di navigare e accedere alle funzionalità del web da telefonino? C'è telefonino e telefonino, però. Anzi, c'è sistema operativo e sistema operativo: la ricerca del Politecnico è andata infatti a scavare nell'eterna competizione tra Android e Apple, i sistemi operativi per mobile che si stanno contendendo un enorme business mondiale. I risultati sono interessanti: «Nonostante Android abbia superato Apple nel 2011 a livello di diffusione dei terminali», ha osservato Marta Valsecchi, responsabile della ricerca Mobile Internet, Content and Apps, «si registrano ancora significative differenze sul livello di utilizzo e sulla capacità di monetizzazione da parte degli utenti delle applicazioni presenti sui due marketplace. Questo soprattutto perché manca ancora un sistema di pagamento consolidato nel mondo Android».
Un dato interessante è quello che
indica il numero di applicazioni scaricate dagli italiani:
il 31% degli utenti che hanno effettuato il download di applicazioni ne ha meno di 5 installate sul proprio smartphone, il 34% ne ha tra 6 e 20 e il 35% oltre 21
. Ci piace lo smartphone, insomma, ma lo utilizziamo ancora con un certo equilibrio...