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18 Aprile 2024 / 19:26
Destinazione Emirati

 
Banca

Destinazione Emirati

di Ildegarda Ferraro e Gaia Sabino - 17 Ottobre 2013
Un'importante opportunità per l’export italiano. La missione di sistema ha visto impegnati governo, banche e imprese. Tappe ad Abu Dhabi e Dubai
138 aziende, 8 gruppi bancari e oltre 300 partecipanti: questi i numeri della 33ma missione di sistema che Confindustria, ABI, Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Unioncamere, Rete Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane e con il contributo di tutte le altre istituzioni partecipanti, sotto l’egida dei Ministeri Affari Esteri e Sviluppo Economico, hanno organizzato negli Emirati Arabi Uniti (Eau) dal 6 al 9 ottobre.
A capo della missione il Viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. A far parte della delegazione di vertice, oltre al Viceministro, il Presidente del Comitato Tecnico per l’Internazionalizzazione di Confindustria Paolo Zegna, il Presidente dell’Ice Riccardo Monti, il rappresentante del Comitato di Presidenza ABI con delega per l’internazionalizzazione Guido Rosa, il vicepresidente di Alleanza delle Cooperative Italiane Giorgio Bertinelli e il vicepresidente di Cna in rappresentanza di Rete Imprese Italia Giorgio Aguzzi.
La missione, organizzata nell’ambito della Cabina di Regia per l'Italia Internazionale, ha avuto per tappe le città di Abu Dhabi e Dubai per approfondire le opportunità di collaborazione commerciale, industriale e di investimento per le nostre imprese. In programma, oltre al Forum Istituzionale, appuntamento clou dell’iniziativa, incontri e seminari tra le imprese italiane e le controparti emiratine, sessioni di approfondimento con interlocutori locali, visite e workshop nei settori medicale, alimentare, vini, contract alberghiero e oil&gas.
Gli Eau sono il 5° paese produttore mondiale di oil&gas e il 3° per riserve di petrolio. Grazie ad una lungimirante politica di diversificazione dell’economia, il contributo del settore degli idrocarburi alla formazione del Pil è progressivamente diminuito - attestandosi oggi intorno al 23% - e risulta inferiore rispetto a quello dei servizi, che rappresentano più del 50%. Nel Paese sono, inoltre, presenti numerosi parchi industriali e zone franche con l’obiettivo di attrarre investimenti in specifici settori.
"Il Sistema Italia crede negli Emirati, come dimostra l'ampia delegazione di imprese, di associazioni di categoria e del mondo produttivo”, afferma il Viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. “Nonostante giorni complicati per il nostro sistema politico interno abbiamo voluto confermare il nostro interesse per uno dei mercati più dinamici del mondo e principale sbocco delle esportazioni italiane nel mondo arabo. Con questa missione di sistema, che si svolge a soli tre anni dall'ultima, vogliamo consolidare la nostra presenza negli Emirati ed espanderci nei mercati vicini, così come vogliamo convincere gli investitori locali a credere nel nostro Paese, perché sia l'Italia a costituire il loro punto di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo".
“La stabilità politica; un’economia che cresce, sempre più dinamica e diversificata; la prossimità geografica, strategica soprattutto per le nostre pmi, unite ai bassi costi logistici e a un clima favorevole alle attività di business sono solo alcuni degli elementi che rendono gli Emirati Arabi un mercato di grande richiamo per le imprese italiane”, dichiara il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. “Gli Eau sono ad oggi il principale sbocco per l'export italiano in tutta l’area del Mediterraneo orientale e del Nord Africa: un'opportunità reale, da cogliere con ancora più determinazione, un Paese sinonimo di garanzia, professionalità e profitto. Per questo abbiamo organizzato una nuova missione di sistema, per rafforzare e rendere ancora più strategica la nostra presenza imprenditoriale in questi Paesi”.
“Il potenziale del mercato emiratino è notevole”, dice il Presidente dell’Agenzia Ice Riccardo Maria Monti. “L’elevato reddito pro-capite, una ricchezza petrolifera che durerà per i prossimi cent’anni e le condizioni particolarmente favorevoli sia per il commercio che per l’investimento ne fanno una destinazione naturale per la prossima missione di sistema. Inoltre – prosegue Monti – le relazioni commerciali bilaterali sono in forte crescita: nel 2011 abbiamo esportato per 4,7 miliardi di euro e quest'anno passare dai 5,5 miliardi di euro del 2012 a 6 miliardi è un obiettivo alla nostra portata”.
“Le banche italiane – dice Guido Rosa, membro del Comitato di Presidenza ABI con delega per l’internazionalizzazione – sono tornate per la terza volta negli Emirati Arabi Uniti al fianco di imprese e istituzioni, confermando il loro impegno per la ripresa dell’economia nazionale e il sostegno del settore all’internazionalizzazione. Per tornare a crescere – aggiunge Rosa – è fondamentale continuare a presidiare i mercati strategici e soprattutto quelli emergenti a più alto potenziale come gli Emirati Arabi Uniti. L’incremento dell’interscambio degli ultimi anni, del resto, conferma l’efficacia di quanto fatto finora e l’opportunità di proseguire nella promozione delle relazioni commerciali e degli investimenti diretti reciproci”.
“La nostra partecipazione a questa missione, con importanti cooperative di vari settori, testimonia il sostegno all’impegno del Governo per stabilire un sistema di relazioni commerciali stabili ed efficaci con gli Emirati Arabi Uniti”, dichiara Giorgio Bertinelli, Vicepresidente Alleanza Cooperative Italiane. “Siamo convinti che le imprese cooperative italiane, impegnate nel rafforzare e qualificare i loro processi di internazionalizzazione, possano trovare in questa iniziativa un’importante opportunità di sviluppo delle loro attività”.
“Gli Emirati Arabi Uniti sono una delle aree più dinamiche al mondo e gli imprenditori italiani, ormai da diverso tempo, stanno cogliendo le opportunità che questo Paese può offrire”, aggiunge Giorgio Aguzzi, vicepresidente Cna in rappresentanza di Rete Imprese Italia. “È necessario, però, intensificare le relazioni commerciali tra Italia ed Eau, allo scopo di aprire nuovi canali commerciali e dare ulteriori sbocchi economici al Made in Italy, in primo luogo con il sostegno sempre decisivo delle istituzioni incaricate di tagliare su misura iniziative tarate sulle esigenze delle imprese di più piccole dimensioni”.
“Questa nuova tappa all’estero del sistema Italia – afferma il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - assume un significato particolare sia per l’interesse che riveste l’area sia perché si intravedono i primi segnali di una ripresa dell’economia mondiale. Qui, il sistema camerale è particolarmente impegnato, insieme alla Camera di commercio italiana a Dubai, nella promozione della filiera agro-alimentare e della nautica italiana”.
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