Intervista a Giuseppe Di Cintio (CNS)
Farmacie, arriva la guardia virtuale
di Flavio Padovan
-
12 Maggio 2012
Tecnologie e soluzioni utilizzate per garantire la sicurezza delle banche possono essere applicate per difendere anche tutte le altre categorie di operatori che gestiscono contante e valori. Con qualche personalizzazione
Trasferire agli esercizi commerciali più colpiti dalle rapine le soluzioni e il know-how acquisito nella protezione delle banche. Questa l’idea di
CNS
, società consortile che da più di 30 anni opera nel settore della sicurezza integrata, che a Banche e Sicurezza 2012 presenterà un’importante sperimentazione in corso. Ce ne parla
Giuseppe Di Cintio
, Consigliere CNS.
“Riteniamo che i tempi siano maturi per offrire alle reti distributive commerciali, dove c’è gestione di contanti o di valori, le soluzioni applicate con efficacia nel mondo bancario. Penso innanzitutto ai farmacisti, con cui abbiamo iniziato a collaborare in un’iniziativa test, ai tabaccai, ai gioiellieri, e, più in generale, agli esercenti della piccola, media e grande distribuzione che hanno necessità di aumentare le loro capacità di difesa e protezione”.
Qual è l’approccio che proponete?
“Crediamo che alla violenza non si debba reagire esibendo i muscoli, ma con l’intelligenza. E’ una convinzione che abbiamo maturato nel tempo anche grazie alle particolari condizioni ambientali dell’hinterland napoletano, il territorio dove l’azienda è nata e ha iniziato ad operare. Avere la sede in un’area dove la sicurezza ha tanti nemici, ci ha permesso di testare e convalidare sul campo l’efficacia delle nostre soluzioni e di affinare e utilizzare più tecnologie in modo convergente per ottenere una difesa efficace”.
Che cosa state sperimentando con le farmacie?
“Abbiamo proposto a un campione di 8 farmacisti che operano in condizioni di grave rischio di adottare la soluzione di Guardia virtuale Tutor-Back. Si tratta di un sistema che integra la funzionistica degli allarmi e la videosorveglianza bidirezionale. Dalla centrale operativa una guardia giurata controlla le immagini delle telecamere che sono installate nell’esercizio. Contemporaneamente alle pareti della farmacia, ben visibile a chiunque entri, c’è un tv monitor che trasmette l’immagine del vigilante al lavoro. E’ una soluzione che da tempo stiamo utilizzando nelle banche e che pensiamo possa dare ottimi risultati anche in altri settori. Ovviamente il servizio va calibrato, perché se nelle filiali la presenza costante della guardia corrisponde all’esigenza di comunicare sicurezza e testimoniare un presidio continuativo a clienti che svolgono operazioni finanziarie, negli esercizi commerciali può essere troppo invasiva e deve essere tarata, per durata e frequenza, per rispondere alle esigenze di un pubblico che ha esigenze differenti. E il display, nei momenti di non utilizzo come strumento di sicurezza, può essere utilizzato a fini promozionali e pubblicitari”.
Quali sono i feed-back che state ricevendo?
“Innanzitutto, abbiamo registrato da parte dei farmacisti un’accoglienza estremamente positiva per questo tipo di soluzione, risultato che ci fa ben sperare su una rapida diffusione di Tutor-Back all’interno della categoria, così come tra esercenti di altri settori. Dal punto di vista operativo abbiamo ricevuto molti suggerimenti utili a completare il trasferimento del sistema di Guardia virtuale dal mondo bancario a quello del commercio. Dal confronto con i farmacisti è emerso, ad esempio, la loro spiccata preferenza per strumenti di attivazione dell’allarme silenziosi e automatici, perché è largamente condiviso il timore che l’innesco manuale dell’allarme possa provocare una reazione violenta da parte del rapinatore. Per questo abbiamo predisposto un particolare sensore per le casse che fa scattare la video ronda”.
Che cosa succede quando scatta l’allarme e appare il vigilante virtuale?
“Si attivano le procedure che abbiamo mutuato dall’esperienza accumulata nel mondo delle banche. Non posso entrare troppo nei particolari, ma oltre a richiedere l’intervento immediato delle Forze dell’Ordine, sullo schermo della farmacia appare il nostro vigilante. Non è, però, previsto nessun tipo di dialogo e interazione con i criminali, per evitare che questi utilizzino in modo strumentale questo canale di comunicazione, ma trasmettiamo solo messaggi registrati. Puntiamo molto sulla prevenzione e sulla dissuasione”.
In che senso?
“Riteniamo che l’immagine della guardia giurata abbia un’alta capacità deterrente, una difficoltà non prevista dal criminale in questo tipo di esercizi, dove i sistemi di sicurezza sono notoriamente non molto sofisticati. Il nostro scopo è evitare che il rapinatore entri nella farmacia e compia l’attacco, piuttosto che cercare di catturarlo subito dopo”.
Il passaggio dalla banca ai commercianti richiede particolari personalizzazioni del sistema?
“E’ uno dei nostri punti di forza: crediamo nella flessibilità e, essendo piccoli, ce la possiamo permettere. Le soluzioni che proponiamo al singolo esercizio sono di tipo sartoriale, studiate su misura e non potrebbe essere diversamente perché questi operatori non possono certo sostenere investimenti confrontabili con quelli delle reti bancarie. Tutto va calibrato alle dimensioni e alle caratteristiche dei locali e al tipo di attività. La nostra esperienza di installatori, manutentori e produttori ci consente di tenere sotto controllo i costi e di poter offrire l’eccellenza tecnologica a un target di operatori più ampio”.