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Fruendo, il back office per competere

 
Banca

Fruendo, il back office per competere

di Flavio Padovan - 18 Gennaio 2014
L’esternalizzazione del ramo d’azienda di MPS alla nuova joint venture di Bassilichi e Accenture crea un polo industriale di servizi rivolto al mondo bancario
È operativo dal primo gennaio Fruendo , il nuovo polo industriale indipendente per i servizi di back office. Lo hanno creato Bassilichi e Accenture cogliendo l’occasione offerta dalla vendita da parte del Monte dei Paschi del ramo d’azienda relativo alle attività amministrative, contabili e ausiliarie del gruppo. Fruendo è una realtà di circa 1.100 dipendenti che inizia la sua attività forte di una commessa per i prossimi 18 anni da parte di MPS, ma che guarda da subito al mercato: in primis al mondo bancario, in particolare alle banche di medie dimensioni e a tutte le realtà interessate a ripensare e innovare i propri processi interni per raggiungere livelli più alti di efficienza ed economicità. Una prospettiva favorita anche dal passo indietro a livello azionario di MPS, che ha deciso di non essere presente nel capitale per assicurare a Fruendo – partecipata al 60% da Bassilichi e al 40% da Accenture – proprio quella caratteristica di indipendenza che le permette di proporsi come partner ad altre banche.

Occasione di sviluppo

Il Monte dei Paschi ha condotto la complessa operazione con una lunga e severa selezione dei candidati e delle proposte per l’acquisizione del ramo d’azienda. A spingere Rocca Salimbeni a una serrata trattativa con le controparti la volontà di garantire, al contempo, tutele occupazionali e contrattuali ai lavoratori trasferiti, un respiro di alto profilo alla nuova società e un forte radicamento sul territorio. Obiettivi che una dismissione tout court, sicuramente più semplice e veloce da realizzare, non avrebbe permesso di centrare.
Un impegno riconosciuto anche dai sindacati che, lo scorso 21 dicembre, hanno firmato un’intesa per il passaggio dei lavoratori da MPS a Fruendo. L’accordo prevede la sostanziale prosecuzione del rapporto di lavoro con il contratto nazionale del credito, il mantenimento del welfare aziendale MPS, l’iscrizione di Fruendo all’ABI e la salvaguardia dei 7 poli produttivi di Siena, Firenze, Padova, Mantova, Roma, Lecce e Abbiategrasso (Milano).
“Si tratta di un'operazione positiva che chiude un anno ricco di risultati concreti, garanzia di basi solide per il rilancio della banca”, ha dichiarato Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, sottolineando come l’accordo con i sindacati confermi “la linea dell’azienda di recuperare efficienza in modo socialmente sostenibile, evitando licenziamenti pur in presenza di esuberi”. Un risultato che Viola attribuisce sia alla professionalità dei manager che hanno seguito l’operazione sia “al senso di responsabilità delle sigle sindacali che hanno firmato l’accordo, senza il quale questo rilancio non sarebbe possibile e non potremmo dare il via ad un grande back office made in Italy”.
L’intesa con i sindacati, che sblocca un importante passaggio per il rilancio del Monte dei Paschi, offre un esteso ventaglio di tutele per i lavoratori trasferiti dalla banca a Fruendo. Frutto di un lungo confronto tra banca e parti sociali, l’accordo è stato firmato da Fabi, Fiba, Ugl, Uilca.

I vantaggi dell’operazione

Con l’avvio dell’operazione MPS potrà contare su una riduzione dei costi operativi e puntare a migliorare la qualità dei servizi, mentre Bassilichi e Accenture consolidano la loro presenza in ambito back office e si possono proporre al mercato in modo competitivo grazie alla massa critica raggiunta e all’integrazione delle loro competenze.
La guida di Fruendo è stata affidata ad Attilio Serrone, già direttore generale di Bassilichi, con Leonardo Bassilichi Presidente. Accenture, sulla base di patti parasociali, ha comunque un forte peso nella società, con la responsabilità di una delle due Business Unit create all’interno, così come si legge nel documento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha approvato l’operazione lo scorso 7 gennaio.
Fruendo, i due partner
È uno dei principali player nell’ambito del Business Process Outsourcing (BPO) per banche, aziende e pubblica amministrazione con un'offerta in 3 aree: monetica, back office e sicurezza.
Con la costituzione di Fruendo, controllata al 60%, il gruppo conta oggi circa 2.300 dipendenti e 3 nuove sedi (Lecce, Abbiategrasso e Mantova) che si aggiungono alle due principali di Firenze e Siena e a quelle di Bologna, Cagliari, Milano, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Sassari e Torino.
Bassilichi S.p.A., fondata a Firenze nel 1957, è a capo del gruppo che è composto da ABS Technology, Bassilichi CEE, Bassmart, Consorzio Triveneto, Krene, Moneynet, Broker Trust Mediazione Creditizia e, dal primo gennaio, da Fruendo (la cui sede legale è Firenze). All’estero è presente a Belgrado.
È un’azienda globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing che conta circa 275 mila professionisti in oltre 120 Paesi del mondo. Presente in numerosi settori di mercato, oltre 30 quelli riportati sul proprio sito internet (vedi elenco), nell'anno fiscale 2013 (settembre 2012 – agosto 2013) ha registrato 28,6 miliardi di dollari di ricavi netti a livello globale.
In Italia Accenture è presente dal 1957 e lavora per 15 dei primi 20 gruppi finanziari nazionali, per le prime 4 società assicurative, per 11 dei primi 15 gruppi industriali.
Oltre ad Accenture Spa, nel nostro Paese sono presenti sette società operative che forniscono servizi tecnologici e di Business Process Outsourcing. Dal settembre 2001 Accenture Italia guida la Region IGEM, un’area geografica molto vasta che comprende Grecia, Turchia, Middle East, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Russia.
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