Banner Pubblicitario
28 Marzo 2024 / 20:52
È iniziata l’era dei Payments 4.X

 
Pagamenti

È iniziata l’era dei Payments 4.X

di Mattia Schieppati - 15 Ottobre 2021
L’ultimo World Payments Report di Capgemini fotografa la tendenza che sta trasformando il settore: la corsa verso business model basati su piattaforme e collaborazioni tra banche, circuiti, paytech e altri attori, per rispondere alle esigenze sempre più avanzate dell’esperienza dei clienti. «Le banche devono costruire ecosistemi di partnership» dice Monia Ferrari, Financial Services Director di Capgemini in Italia. Questo lo scenario all’interno del quale si gioca il confronto del prossimo Salone dei Pagamenti, il 3, 4, 5 Novembre
«La pandemia ha colpito i business “as usual” in tutti i settori. Ma, nel settore dei pagamenti, da anni il business non è più “as usual”. Così, mentre il lockdown, il blocco delle catene di fornitura e l’incertezza generale hanno occupato la maggior parte dei nostri pensieri per 18 mesi, l’ecosistema dei pagamenti – che da anni si muoveva con un dinamismo eccezionale – ha generato una tempesta perfetta per una disruption che avuto ricadute su più fronti».
Sembra l’inizio avvincente di un libro di fantascienza, ma non lo è: sono le prime righe dell’introduzione all’edizione 2021 del World Payments Report pubblicato da Capgemini, il documento che annualmente fotografa lo scenario globale del mondo dei pagamenti e offre una prospettiva allargata e profonda sulle tendenze in atto (clicca qui per scaricare il report completo). Tendenze che, in quella che possiamo definire l’era post-Covid, si muove all’insegna della rapidissima trasformazione, governata dalla fusione ormai compiuta e accessibile tra tecnologie disponibili ed experience del cliente.
«Con la progressiva diffusione di pagamenti digitali e tramite dispositivi mobili, le aziende del settore devono essere in grado di soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di velocità e facilità d’uso», premette infatti Monia Ferrari, Financial Services Director di Capgemini in Italia, prima di immergersi nelle ricchissime evidenze numeriche del Report. «Per abbracciare la nuova era dei pagamenti», prosegue Ferrari, «le banche devono costruire un ecosistema di partnership che consenta loro cogliere le opportunità di questi cambiamenti in atto».
L’era dei Payments 4.X
A questa nuova era focalizzata sull’esperienza gli analisti di Capgemini hanno dato un nome: Payments 4.X, ovvero «una fase che sarà caratterizzata da un focus sull'esperienza e da un maggiore consolidamento del settore, in grado di attirare realtà esperte di tecnologia all’interno dell'ecosistema». Tutto questo si traduce in una customer experience di qualità superiore garantita da dati, infrastrutture condivise, piattaforme ed embedded finance.
Rispetto a questa forte tendenza, per quanto riguarda i piani di redditività la maggior parte delle aziende del settore dei pagamenti ha intrapreso azioni volte al miglioramento del modello operativo, come investire in terze parti per sviluppare proposte innovative (52%), orchestrare un ecosistema basato su API e passare a un business model basato su piattaforme (45%). Le aziende di maggiore successo collaboreranno con le PayTech e gli altri partner dell’ecosistema per sviluppare soluzioni a partire dalla customer experience anziché dai prodotti. La maturità delle API, la potenza dei dati, l’aumento delle capacità di elaborazione e l’agilità garantita dal cloud permetteranno di superare le transazioni tradizionali e generare nuovi approcci di monetizzazione nell’era Payments 4.X.
La domanda di opzioni di pagamento digitali risulta infatti essere la più elevata mai registrata, soprattutto nell’area Asia-Pacifico dove si riscontra la percentuale più elevata a livello globale e dove si assiste alla crescita delle aspettative legate a transazioni veloci, pagamenti istantanei, e-money, sistemi di sicurezza e customer experience di livello superiore.Dal report emerge che quasi il 45% dei consumatori utilizza frequentemente i wallet sui dispositivi mobili per effettuare pagamenti (oltre 20 transazioni all’anno), in aumento rispetto al 23% registrato dall’indagine del 2020. Seguendo la stessa tendenza, anche le transazioni globali non-cash in ambito B2B aumenteranno avvicinandosi ai 200 miliardi entro il 2025, dai 121,5 rilevati da Capgemini nel 2020.
Cash o non-cash?
Il report rileva che, con il rimbalzo dei consumi stimato per il 2021, le transazioni non-cash aumenteranno, trainate da pagamenti istantanei, e-money e metodi di pagamento di nuova generazione come Buy Now Pay Later (BNPL), criptovalute e pagamenti invisibili e biometrici. Dopo otto anni di crescita a due cifre, l’ascesa delle transazioni non-cash a livello globale ha subito un rallentamento, scendendo al 7,8% nel 2020 dal 16,5% del 2019, a causa di un approccio più cauto dovuto alle condizioni di mercato incerte. Si stima tuttavia che le transazioni non-cash a livello globale torneranno a una crescita del tasso composto di crescita annuale (CAGR) del 18,6% sulla spinta dei pagamenti di nuova generazione (previsioni 2020-2025), raggiungendo un volume di 1,8 trilioni entro la fine del periodo.
A livello globale, l’area Asia-Pacifico sta guidando la rivoluzione dei pagamenti digitali. Entro il 2025, la regione registrerà più della metà di tutte le transazioni non-cash, con un CAGR del 28% nel periodo 2020-2025. In Europa, oltre mezzo miliardo di cittadini dichiara che acquisterà beni o servizi online nel 2021 (compreso un 25,5% rappresentato da transazioni transfrontaliere), e nella stessa area aumenteranno sia i pagamenti effettuati con dispositivi mobili che l’e-commerce transfrontaliero, con le transazioni che supereranno quota 400 miliardi nel 2025 a un CAGR del 13% (previsioni 2020-2025). Si prevede invece che in Nord America i volumi dei pagamenti non-cash si stabilizzeranno, a causa della scarsa crescita delle transazioni con carta di credito o debito e della più lenta adozione dei pagamenti con dispositivi mobili.
Infrastrutture da rafforzare
Complessivamente, l’aumento delle aspettative dei consumatori mette sotto pressione le tradizionali infrastrutture di pagamento, messe a dura prova dall’aumento dei volumi e dalla necessità di elaborazioni istantanee. Circa il 55% dei dirigenti intervistati ha affermato che le loro priorità di investimento in ambito tecnologico riguardano proprio la modernizzazione dell’infrastruttura di pagamento, con interventi come implementazione di sistemi di pagamento in tempo reale, integrazione con API, migrazione ISO 20022 e migrazione al cloud. I provider devono dare la massima priorità alle competenze digitali per rimanere competitivi, dal momento che il COVID-19 ha portato alla digitalizzazione dei pagamenti sia in ambito retail che B2B. L’ampio divario in termini di customer satisfaction e la crescente richiesta di opzioni digitali continuano a ridefinire il customer engagement nel settore dei pagamenti. Tra le principali aree in cui le aspettative dei clienti non risultano allineate con le priorità dei dirigenti il report elenca programmi fedeltà, esperienza di transazione, opzioni alternative di pagamento e prodotti sostenibili.

Il ruolo delle regole

Attori fondamentali in questo passaggio, tra aziende e clienti, sono i regolatori, per i quali l’obiettivo – sintetizza Capgemini – è raggiungere un equilibrio tra innovazione e sicurezza. Nell’ultimo giro d’anni, infatti, i provider di servizi di pagamento hanno beneficiato di un nuovo approccio da parte delle principali iniziative normative e industriali (key regulatory and industry initiatives o KRII), volto a promuovere e facilitare un ambiente compatibile con i pagamenti digitali. Per la prima volta da quando vengo rilevate le KRII, i regolatori si sono infatti impegnati a condurre azioni bilanciate su tutti gli obiettivi primari (riduzione del rischio, standardizzazione, concorrenza e trasparenza, innovazione), al fine di mantenere un equilibrio nel panorama dei pagamenti.
Le KRII sono coinvolte in un processo ciclico di efficienza, attenzione al cliente, innovazione e collaborazione. Assicurando la parità di condizioni attraverso misure antimonopolistiche e la condivisione trasparente dei dati, i policymaker evidenziano un futuro favorevole all’universo open finance. Secondo il report, i provider di pagamenti dovrebbero trarre il massimo da questo approccio, continuando a innovarsi per soddisfare le esigenze dei consumatori.
Tutti gli scenari (e i protagonisti) del mondo dei pagamenti vi aspettano al Salone dei Pagamenti 2021, il 3, 4 e 5 novembre.
Scopri qui i temi e i relatori
Iscriviti gratuitamente qui per vivere il Salone dei Pagamenti 2021
ALTRI ARTICOLI

 
ESG

La Dimensione del Relazionarsi

Apprezzare, prendersi cura e sentirsi in contatto con gli altri, col nostro prossimo, con le generazioni future e la biosfera, ci aiuta a creare...

 
Pagamenti

Le carte di pagamento business rendono smart la contabilità aziendale

Dai dati dell’ultimo Osservatorio Annuale Visa sui Pagamenti Digitali, realizzato in collaborazione con Ipsos, l’evidenza di come per piccole e...

 
Credito

Credito e Finanza, un impegno a tutto campo per la crescita

Tre chiavi di lettura e tre prospettive di analisi per presentare l’orizzonte di temi e gli scenari di azioni strategiche che caratterizzanno...
Il Salone dei Pagamenti 2023
Il Salone dei Pagamenti è il più importante appuntamento nazionale di riferimento su Pagamenti e Innovazione...
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Bancaforte TV
Euro digitale: il futuro prende forma
Si terrà il 21 e 22 marzo “Euro digitale: il futuro prende forma”, il seminario organizzato da ABI...
Icona Facebook Icona Twitter Icona LinkedIn
Banner Pubblicitario