La conciliazione sarà obbligatoria
di Sara, Aguzzoni
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1 Agosto 2010
Non più dal giudice. Per risolvere controversie con la banca, o anche con l’assicurazione, il condominio, l’affittuario o il medico, prima di andare in Tribunale bisognerà rivolgersi al Conciliatore, che in 120 giorni cercherà di trovare una soluzione concordata
Per risolvere controversie che riguardano contratti bancari e finanziari, e altre controversie di carattere civile o commerciale (contratti assicurativi, liti condominiali, successioni ereditarie, locazioni, risarcimenti danni per responsabilità medica, diffamazione mezzo stampa) prima di andare in Tribunale bisognerà rivolgersi al conciliatore, che in un lasso di tempo di 4 mesi aiuterà le parti a trovare una soluzione.
La riforma, che entrerà in vigore nel 2011, si prospetta vantaggiosa per il cittadino in termini di tempo e spese legali, e andrà a ridurre l’eccessivo ricorso al giudice.
Alleggerire la giustizia
«La soluzione delle controversie in via stragiudiziale è un argomento di assoluta importanza in un Paese nel quale la crisi della giustizia è fondamentalmente dovuta all’eccesso di ricorso all’intervento del giudice togato, per liti molto spesso componibili con l’intervento di un terzo indipendente, il conciliatore», ha commentato Corrado Conti, Presidente del Conciliatore BancarioFinanziario. «Le innovazioni introdotte sono intese a operare una profonda trasformazione del modo stesso nel quale i cittadini si pongono di fronte al “sistema giustizia”. Si propone di passare da un atteggiamento nel quale è affermata la quasi ineluttabilità di rivolgersi al magistrato a una modalità diversa: ora saranno essi stessi a valutare se non esistano margini per cui una controversia possa essere affrontata, e possibilmente risolta, in via conciliativa con la controparte».
Il cittadino potrà far valere le proprie ragioni dinanzi a un mediatore professionista esterno al mondo finanziario, vale a dire un avvocato, commercialista, notaio, o qualsiasi altra figura iscritta in un organismo specifico controllato dal ministero della Giustizia. L’intervento del conciliatore, servizio messo a disposizione dal Conciliatore BancarioFinanziario già dal 2007, che non emette una sentenza, consiste nel tentativo di agevolare il raggiungimento di un accordo tra le parti. Se non si arriva a conciliare col mediatore, allora la lite va davanti al giudice. BF
Chi sono i conciliatori
In Italia sono circa 100 i professionisti presenti in tutte le regioni coinvolti nel network del Conciliatore Bancario Finanziario, associazione alla quale partecipano non solo le banche, ma anche Poste Italiane e società finanziarie per un totale di 1.300 soggetti coinvolti. Finora, sono statecirca 800 le istanze di conciliazione presentate, nel 94% dei casi l’esito è stato positivo perché le parti hanno trovato un accordo.
Un convegno ad hoc
Sull’obbligatorietà del ricorso al Conciliatore e sul tema della giustizia alternativa si è tenuto a Roma il 26 aprile scorso un importante momento di incontro tra i rappresentanti del sistema finanziario, degli ordini professionali e dei consumatori, organizzato dal Conciliatore BancarioFinanziario: “La mediazione delle controversie in materia di servizi bancari e finanziari tra legge e autonomia privata, con particolare riferimento alle clausole contrattuali”.