Lavoro, tra nuove regole, competitività e occupazione giovanile
di Gianluca, Smiriglia
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20 Maggio 2014
Come rispondere alle sfide del mondo bancario globalizzato? Al Forum HR 2014 ...
Le banche italiane affrontano la crisi: i cambiamenti nelle aree di business e nell’organizzazione delle risorse umane si rivolgono a tutte le fasce di età, con uno sguardo particolare all’emergenza giovani e al fenomeno della globalizzazione. In questa prospettiva, le strategie relative alla gestione del personale hanno assunto un livello di più elevata complessità, sia per il quadro regolatorio, sia per la necessità di adeguare le professionalità all’evoluzione del mercato: le riforme pensionistiche, i mutati scenari demografici e le esigenze economiche del mercato hanno modificato la vita lavorativa, ponendo le imprese di fronte a sfide inedite e ad esperienze innovative. L’azienda deve infatti gestire le diverse età del lavoro secondo profili professionali che cambiano: i giovani, gli anziani, le età di mezzo. Lo sviluppo e la ricollocazione professionale, la gestione di crisi occupazionali, le politiche attive del lavoro per i giovani, costituiscono le finalità del cambiamento; la formazione, il coaching, la valorizzazione delle competenze, alcuni degli strumenti per favorirlo.
Questi i temi dell'edizione 2014 del
Forum HR
dell’ABI (
vai allo Speciale pubblicato su Bancaforte
), aperto dal direttore generale, Giovanni Sabatini, e seguito da un confronto tra esperti di banche, economisti, accademici e Parti sociali – moderato dal Responsabile della Direzione Sindacale e del Lavoro, Giancarlo Durante – sui temi di maggiore rilievo per il mercato del lavoro e per coloro che si occupano della gestione del personale.
Particolare attenzione si impone al fenomeno della
disoccupazione giovanile
che ha raggiunto, specie in alcune parti dell’Eurozona, livelli mai registrati finora. Per il superamento di questo problema l'ABI ha siglato con il Ministero del Lavoro lo scorso 15 maggio il
Protocollo sulla Garanzia Giovani
(
vedi l'articolo dedicato
), per favorire lo sviluppo dell’iniziativa anche nel settore bancario Si tratta di un obiettivo comune impegnativo e sfidante, nel quale ABI crede molto, con la certezza che gli Associati daranno il massimo sostegno possibile per il successo dell’iniziativa.
In termini di politiche attive per i giovani, le banche italiane stanno sperimentando con successo l’attività del
Fondo per l’occupazione
– alimentato con il contributo dei lavoratori - che sta sostenendo la stabilizzazione di numerosi posti di lavoro e l’avvio di una nuova occupazione: secondo i dati più recenti sono quasi
7000 le domande presentate
da 166 banche per assunzioni a tempo indeterminato, anche con apprendistato, o stabilizzazioni di rapporti a termine. Di queste, circa
3000 domande
sono state già
accolte
deliberando
finanziamenti per oltre 23 milioni
di euro. In questo quadro si guarda con favore al
jobs act
. La legge è già intervenuta positivamente su
contratti a termine e apprendistato, ma occorre proseguire ai fini di un reale e auspicato processo di semplificazione e razionalizzazione del complesso delle norme sul lavoro, in un’ottica internazionale e di diritto comparato, sempre più necessaria per raggiungere obiettivi di competitività e per “l’attrattività” del nostro sistema giuridico.