Le Banche e l’Italia
di Filippo Sbrana
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12 Gennaio 2012
L’ABI pubblica un volume per comprendere il ruolo chiave delle banche nei 150 anni dell’Unità nazionale
Si fa presto a dire banca. Casse rurali, banche di credito fondiario, istituti per le opere pubbliche, investment bank, banche centrali, istituti di credito mobiliare, banche miste, mediocrediti regionali e monti frumentari: sono solo alcuni fra i soggetti che possono essere definiti banche. Ma anche istituti di diritto pubblico, banche online, credito cooperativo, banche d’affari, sezioni di credito speciale, banche d’interesse nazionale, aziende di credito ordinario, banche popolari e si potrebbe continuare. Studiarne attività ed evoluzione negli ultimi 150 anni di storia italiana appare un’impresa non facile, eppure c’è chi l’ha fatto. L’ABI ha affidato questo compito a un gruppo di studiosi di diversa formazione: storici, economisti, giuristi, studiosi di chiara fama ma anche giovani ricercatori che hanno appena presentato, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il volume “Le Banche e l’Italia”, pubblicato da Bancaria Editrice. Due gli obiettivi del libro:
comprendere quanto la società abbia influenzato l’evoluzione del sistema bancario;
ricostruire il contributo delle banche allo sviluppo economico dell’Italia.
Il volume ripercorre le tappe fondamentali dell’Italia unita e si concentra sugli aspetti più importanti di ciascun periodo. Negli anni del Risorgimento viene studiata la formazione del sistema finanziario e di quello bancario al suo interno, fra le due guerre la cultura del risparmio, l’evoluzione della normativa e la difesa della stabilità attraverso la specializzazione e la vigilanza sulla variabile dimensione. Nella stagione repubblicana è indagato il ruolo delle banche nei diversi scenari – miracolo economico, inflazione, crisi – fino alla definitiva integrazione dell’economia italiana nella Ue, con molteplici conseguenze per il sistema finanziario. Alcuni temi sono analizzati nel lungo periodo: il ruolo delle banche per l’unificazione del Paese, del tessuto economico e del sistema finanziario; l’intermediazione risparmio-investimento come strumento e come istituzione; le relazioni fra debito pubblico, politica monetaria e attività bancaria; l’evoluzione dell’ordinamento bancario, della normativa e di conseguenza della banca centrale; l’attività dell’ABI, soggetto confederale e coordinatore delle banche stesse; i collegamenti con la realtà sociale e politica locale e nazionale; le relazioni fra credito, reputazione, informazione e fiducia.
La struttura del volume
I saggi contenuti nel volume scandiscono i 150 anni dell’Unità nazionale secondo quattro periodizzazioni:
L’Unificazione nazionale (1861-1914)
L’Italia tra le due guerre (1915-1945)
La Repubblica (1946-1990)
L’Europa (1991-2011).
Per ciascun periodo vengono analizzati i rapporti fra economia, società civile e banche, considerando queste ultime non solo come intermediari ma quali soggetti complessi, che interagiscono con il contesto sociale e produttivo. Sono esaminate le trasformazioni del mercato finanziario e della sua componente bancaria, l’evoluzione dell’esercizio del credito, i processi di intermediazione fra risparmio ed investimento e i riflessi di tale attività sulla storia ed il presente del nostro Paese. Oltre a cogliere gli elementi che hanno favorito l’unificazione dell’Italia, si pone in rilievo la successiva integrazione del tessuto sociale ed economico, provando a individuare in quanto è avvenuto spunti utili ad orientare l’azione collettiva futura. Vaste e articolate le competenze del gruppo degli studiosi coinvolti: hanno lavorato alla ricerca storici, economisti e giuristi, accademici provenienti da diverse università italiane. Oltre al curatore Leandro Conte, professore di Storia economica dell’Università di Siena, gli autori dei saggi sono Germano Maifreda (Università di Milano), Carlo Brambilla (Insubria), Francesco Dandolo (Federico II Napoli), Giuseppe Conti (Pisa), Fabio Lavista (Bocconi), Giandomenico Piluso (Bocconi), Andrea Zoppini (Roma Tre), Marcella Mulino (L’Aquila). Il Comitato scientifico è stato composto da
Gaetano Sabatini (Università Roma Tre), Tommaso Fanfani (Pisa), Salvatore La Francesca (Palermo), Paolo Pecorari (Udine).
Un parterre d’eccezione
“Le banche e l’Italia” è stato presentato il 31 ottobre a Roma nel corso di una giornata di studi alla presenza del Presidente della Repubblica,
. Un’occasione importante che, partendo dal passato, ha permesso di riflettere sulla stagione attuale e sulle prospettive future del nostro sistema economicofinanziario. Al convegno sono intervenuti il Presidente dell’ABI Giuseppe Mussari, il direttore generale Giovanni Sabatini, banchieri di primo piano come Giovanni Bazoli, Federico Ghizzoni, Giuseppe Guzzetti, Antonio Patuelli, oltre ai docenti.
La storia delle banche attraverso le immagini
I contenuti del volume sono arricchiti dal dvd con il documentario
che comprende un’interessante selezione di filmati provenienti dal prezioso Archivio storico dell’Istituto Luce. Le immagini raccontano, in modo originale, la storia bancaria italiana dal 1861 ad oggi e i modi con cui le banche hanno costruito e trasmesso un’immagine di sé e del proprio operato. Guardando, in particolare, agli aspetti del risparmio e del credito, dell’innovazione e delle tecnologie, del lavoro in banca, della cultura e del territorio, e con le testimonianze di Piero Barucci, Tancredi Bianchi, Maurizio Sella e Corrado Faissola, già presidenti dell’ABI. Il dvd è stato curato da Rosanna Scatamacchia, mentre la regia è di Leonardo Tiberi.