Le faccine però funzionano
di Ildegarda, Ferraro
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1 Febbraio 2011
Amate od odiate, le emoticon comunque servono per comunicare le emozioni in maniera istantanea su Internet e negli sms. Quante ne conoscete?
Non mi piacciono le faccine. E meno male che non sono sola :-)). Avevo letto il bel pezzo di Mary Elizabeth Williams su
www.salon.com
e mi ero trovata abbastanza d’accordo. Questa storia delle emoticon, ossia del modo sintetico per riprodurre le espressioni delle emozioni, proprio non mi convince. Non mi piacciono questi
per chiarire lo stato delle cose.
E mi piacciono ancora meno le faccine costruite con punto, virgola, due punti, parentesi e poco altro. La più antipatica è quella con l’occhiolino ;-) perché vuol proprio dire che o non si ha uno straccio di ironia o non si scommette un centesimo che la abbia il proprio interlocutore. Insomma le emoticon, anche dette smile o faccine, sono davvero antipatiche. Servono per far passare l’emozione in maniera sintetica ed istantanea.
Come chiarisce
Wikipedia
: “Vengono utilizzate prevalentemente su Internet nei programmi di messaggistica chat e negli SMS per sopperire alla mancanza del linguaggio non verbale nella comunicazione scritta. Il nome nasce dall'accostamento delle parole "emotional" e "icon" e sta ad indicare proprio un'icona che esprime emozioni”. In rete si trovano veri e propri dizionari dei segni e dei disegni.
Però, però, l’altra sera ho scritto un sms ad una collega che mi aveva inviato la notizia di come si era chiusa una vicenda importante. Poche parole: “Grazie per avermelo fatto sapere. Mi hai tolto un peso”. E lei laconica “:-))”. E debbo ammettere che mi ha colpito. Forse di più di una parola.