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28 Marzo 2024 / 23:57
Mobile Wallet, una rivoluzione attesa

 
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Mobile Wallet, una rivoluzione attesa

di Vincenzo Fiore (Auriga) - 1 Febbraio 2013
Riuniti a Londra i più importanti operatori internazionali per analizzare i trend del settore. Ce ne parla Vincenzo Fiore, AD di Auriga
È il tema forte del momento. Per chi si occupa di monetica e di sistemi di pagamento, è anche un’opportunità e una sfida da vincere, per dare nuovo impulso alla crescita non solo del settore, ma anche dell’economia. Sono i mobile wallet, che hanno avuto sul finire del mese di novembre a Londra un importante palcoscenico internazionale con la prima edizione del Mobile Wallet Summit Europe , appuntamento continentale che ha raccolto adesioni e testimonianze dei principali operatori del settore finanziario e tecnologico, big internazionali inclusi, con nomi come Nokia, Barclays, Rabobank, PayPal, O2, MasterCard e American Express. Unica azienda italiana nel consesso internazionale, Auriga ha portato al tavolo dei relatori l’importante esperienza maturata con PlainPay , applicazione per iOS e Android evolutasi nel tempo da strumento di m-payment a piattaforma integrata di funzionalità per l’accesso ai servizi bancari e di relazione con il mondo retail.
Al di là delle singole esperienze, dei casi aziendali più o meno noti, l’evento ha fornito, come nell’intento dei promotori, un dibattito di alto livello sulle grandi sfide per il settore e sugli aspetti necessari per lo sviluppo e la diffusione dei pagamenti in mobilità e dei mobile wallet tra operatori e pubblico.
Tre in particolari i macrotemi emersi:
  • la necessità di processi di standardizzazione e soprattutto di piattaforme complete e integrate, in grado di abilitare un numero ampio e variegato di funzionalità;
  • l’esigenza estrema di sicurezza e di affidabilità dei sistemi di pagamento e delle interfacce mobile con il mondo bancario e retail, per convincere gli utenti a dotarsi del loro wallet digitale, e soprattutto ad utilizzarlo;
  • il ruolo degli outsourcer e delle società di ICT per lo sviluppo di applicazioni e tecnologie altrimenti – per la loro complessità tecnica e per la dinamicità del mercato mobile – non governabili efficientemente ed efficacemente all’interno dei soli reparti di information technology degli istituti finanziari.
  • Una piattaforma, mille funzioni

    Il tema oggi non è più solo l’abilitazione dei mobile payment, o dei differenti approcci agli stessi, hardware o software che siano. D’altronde è la rivoluzione che tutti si attendono, ormai è solo questione di tempo. Il processo di innovazione in atto ha aperto però la strada nel frattempo ad una visione più ampia del fenomeno e all’introduzione del concetto di “mobile wallet”. Abilitare un ambiente sicuro e di semplice utilizzo, in grado di garantire in ogni contesto la strong authentication dell’utente può dare infatti la possibilità di integrare in quello stesso ambiente una pluralità di funzioni diverse e di interazioni nuove e positive con banche e retailer. L’obiettivo, oggi, diventa così la creazione di una piattaforma completa, un wallet appunto, in grado di offrire nell’ambito della stessa app più servizi evoluti, sicuri e innovativi legati ai concetti di m-token, mobile self-scanning, cardless m-withdrawal, m-commerce, proximity e remote payment, e così via. Il pagamento in mobilità e l’autenticazione sicura diventano così le precondizioni necessarie per abilitare non solo una nuova identità digitale, più estesa, per i tanti utenti mobile, ma addirittura una nuova esperienza del vivere quotidiano, all’insegna della semplicità e della comodità, grazie all'integrazione di funzioni addizionali rispetto ai pagamenti elettronici che vanno dall’abilitazione dei servizi di mobile banking alla gestione dei propri coupon o carte fidelity, fino ancora all’interazione con i retailer e le loro offerte. È questa anche la strada intrapresa da Auriga negli ultimi anni e riconosciuta a Londra da molti degli operatori presenti.

    Hyperwallet, la prossima frontiera

    Al Summit su questo tema c’è stato spazio anche per le visioni, in particolare quella di David Birch , Director di Consult Hyperion, che ha centrato il suo intervento sul tema delle identità digitali e introdotto il concetto dell’ “hyperwallet”. “Non abbiamo più bisogno di e-wallet o m-wallet, ma di hyperwallet”, ha spiegato, poiché è la stessa identità digitale dell’individuo – che si arricchisce attraverso i vari social network, da Linkedin a Facebook, da Pinterest a Twitter, passando ovviamente per tutti gli account digitali del vivere quotidiano (PayPal, eBay, TripAdvisor,…) – a dover diventare il vero perno attorno al quale costruire il mobile wallet personale, perfettamente integrato con tutte le sfaccettature del Web, semplice, comodo e sicuro da usare in ogni contesto e momento, reale o digitale che sia.

    La sicurezza come primo fattore abilitante

    Perché tutto questo possa diventare realtà, uscendo dalle consuete dimensioni dei tanti progetti pilota che vengono ormai lanciati in tutto il mondo quotidianamente e che anche noi, come Auriga, abbiamo realizzato, crediamo che uno degli ingredienti essenziali debba essere la sicurezza, delle transazioni e dell’intero wallet. Molte delle testimonianza di analisti e esperti del settore intervenuti al Summit sono andate proprio in questa direzione, come quella di Rohit Sharma , Global head of Mobility Solutions della società di consulenza Virtusa Corporation. Secondo l’executive internazionale, infatti, gli attuali strumenti, come le carte tradizionali, offrono già ottime risposte alle esigenze di pagamento degli utenti. Il mobile wallet ideale, per convincere sempre più persone ad utilizzarlo, dovrà rispondere quindi a nuovi bisogni, offrire nuove funzionalità ed esperienze, andare oltre la semplice gestione del pagamento, garantendo ad esempio livelli di sicurezza ancora più elevati contro frodi, clonazioni o altro.
    Le esperienze riportate al Summit hanno anche confermato che la strada intrapresa ad esempio da Auriga di una soluzione software – un’app basata sulla lettura dei QR code – che si appoggia alle infrastrutture informatiche consolidate, sicure e protette, in outsourcing o degli stessi intermediari o istituti finanziari, può offrire già oggi adeguati standard di sicurezza. Siamo convinti, anzi, che possa offrire livelli di sicurezza pari, se non superiori, a strumenti tradizionali come, ad esempio, il classico token, a fronte però di una maggior comodità d’uso, in virtù della riduzione del numero di dispositivi da portarsi appresso e dell’unificazione delle credenziali di accesso e utilizzo. Uno smartphone con fotocamera e connessione internet, un’app e un unico codice pin: è tutto quello che potrebbe servire un domani molto prossimo, nella nostra visione, per pagare ogni tipologia di spesa quotidiana, gestire gli acquisti in Rete, accedere alla proprio banca online e interagire con i propri negozi preferiti. E probabilmente per fare molto altro ancora…

    Gli specialisti dell’IT guidano la rivoluzione

    Il mondo delle tecnologie mobili, tuttavia, è ancora in grande fermento, si evolve con ritmi frenetici e non favorevoli a incisivi processi di standardizzazione. L’innovazione tecnologica dai principali operatori del mercato, l’evoluzione delle interfacce utente, la pluralità dei sistemi operativi, ancora la complessità del mondo applicativo ad essi collegato, rende l’offerta di una soluzione in grado di abilitare il mobile wallet degli utenti di difficile gestione, soprattutto se affidata alle sole forze delle istituzioni finanziarie. Il ruolo chiave degli outsourcer e degli specialisti in ambito tecnologico come Auriga, in questo scenario, è stato evidenziato ripetutamente così nel corso del Summit. Significative in tal senso, tra le altre, le due testimonianze di Eimear O'Connor , Vice President Global Cash Management Corporate Banking di Barclays, e di Michael Dooijes , Executive Director, Head of Strategy & Innovation di Rabobank che hanno anzi fatto appello al mondo degli sviluppatori e delle aziende hitech specializzate nel settore dei pagamenti perché diano sempre maggiore impulso – come e più di oggi – alla crescita del settore, portando sul mercato soluzioni comode e dall’alto valore aggiunto sia per i consumatori sia per gli operatori. E soprattutto che siano – condizione necessaria – sempre al passo con i tempi, incalzanti, del mondo mobile.
    Vincenzo Fiore, Amministratore Delegato di Auriga
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