Grandi opere sotto controllo
di Giovanni Lefosse
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18 Luglio 2014
Diventa obbligatorio il monitoraggio finanziario delle imprese appaltatrici e subappaltatrici. La struttura del progetto è stata sviluppata dal Consorzio CBI in sinergia con ABI e in collaborazione con il Ministero dell'Interno
È stato pubblicato da poco in G.U. il decreto legge n. 90/2014 che impone di monitorare i conti correnti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nei lavori di realizzazione d'infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi. Il progetto di monitoraggio finanziario riguarda tutti i flussi connessi alle grandi opere ed è finalizzato ad evitare infiltrazioni mafiose negli appalti per la realizzazione di infrastrutture. La struttura del progetto è stata sviluppata dal Consorzio CBI in sinergia con ABI e in collaborazione con il Ministero dell'Interno.
La sperimentazione del progetto è stata avviata a luglio 2009 in merito alla realizzazione della tratta T5 della Metro C di Roma ed è stata estesa grazie al finanziamento erogato dalla Commissione Europea al progetto CAPACI, presentato dal Ministero dell'Interno in partnership con il Consorzio CBI e Formez PA alla Variante di Cannitello ed al Grande Progetto Pompei. A maggio 2015 partirà il monitoraggio di un'altra grande opera pubblica: la realizzazione della metropolitana M4 di Milano, la cui prima tratta sarà attivata per l'evento dell'EXPO, consentendo il collegamento tra l'aeroporto di Linate e Rho Fiera.
Ad oggi la sperimentazione ha già permesso di monitorare i conti di 175 aziende appaltatrici e subappaltatrici impegnate nella realizzazione d'infrastrutture strategiche, per un totale di 6.500 operazioni e circa 1,2 milioni di euro.
"Il decreto ha detto Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell'ABI e Presidente del Consorzio CBI rende possibile garantire il monitoraggio completo di rilevanti investimenti pubblici. Il provvedimento, infatti, rende obbligatorio, per tutti i pagamenti connessi alla realizzazione di grandi opere, l'utilizzo di conti correnti dedicati e bonifici online conformi agli standard europei SEPA, che riportano un apposito codice in grado di identificare l'opera a cui il pagamento si riferisce. In pratica ha concluso Sabatini - questo vuol dire disporre di tutte le informazioni utili sulle singole transazioni per poter immediatamente rilevare e segnalare alle Agenzie Investigative le eventuali anomalie nei flussi finanziari".