Banche, crescono ancora i crediti in sofferenza
di Flavio Padovan
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16 Agosto 2014
Secondo Unimpresa a maggio 2014 i bad credit hanno superato i 168 miliardi di euro, con un incremento del 24% negli ultimi 12 mesi
Boom di sofferenze per le banche italiane. Lo dice Unimpresa che, rielaborando i dati di Banca d'Italia, rivela che a maggio 2014 i crediti in sofferenza superavano i 168 miliardi di euro, il 24% in più rispetto a 12 mesi prima. La quota maggiore di prestiti non rimborsati è relativa alle imprese (119 miliardi), mentre ammontano a 32 miliardi di euro le rate non pagate dalle famiglie, a 14 miliardi quelle delle imprese familiari e a oltre 2 miliardi quelle di PA, onlus, assicurazioni e altre istituzioni finanziarie.
Secondo le evidenze del rapporto mensile sul credito del Centro studi Unimpresa, attualmente le sofferenze sono pari all'11,8% dei prestiti bancari, in aumento rispetto al 9,3% di un anno fa. Alla fine del 2010 ammontavano a 77,8 miliardi, per passare a fine 2011 a 107,1 miliardi e a fine 2012 a 124,9 miliardi. In poco più di tre anni, quindi, sono più che raddoppiate.
Nel dettaglio, le sofferenze totali sono salite dai 135,7 miliardi di maggio 2013 ai 168,6 miliardi di maggio 2014 (+24,23%) in aumento di 32,8 miliardi. La quota delle imprese è salita da 92,1 miliardi a 119,4 (+29,70%) in crescita di 27,3 miliardi. La fetta relativa alle famiglie è salita di 3,06 miliardi, da 29,6 miliardi a 32,6 miliardi (+10,34%). Per le imprese familiari c'è stato un aumento di 1,9 miliardi da 12,1 miliardi a 14,09 miliardi (+15,85%). Le "altre" sofferenze (PA, onlus, assicurazioni, fondi pensione) sono passate invece da 1,8 a 2,3 miliardi (+29,26%) con 537 milioni in più.