Self-placement, intervengono le European Supervisory Authorities
di Flavio Padovan
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20 Agosto 2014
Il Joint Committee ha emesso un documento con obblighi e regole per le banche in tema di collocamento titoli di propria emissione e di strumenti di patrimonalizzazione
Banche e assicurazioni, in caso di collocamento di prodotti di propria emissione o di società del gruppo con finalità di patrimonializzazione (self-placement), devono rispettare una serie di obblighi e regole. Lo ha ricordato nella sua newsletter la Consob, richiamando il documento (leggi qui il
testo completo) pubblicato lo scorso 31 luglio dal Joint Committee of the European Supervisory Authorities. L'ESAs è il forum creato nel 2011 dall'European Banking Authority (EBA), European Securities and Markets Authority (ESMA) ed European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA) per rafforzare la loro collaborazione.
Il documento in questione sottolinea la necessità di evitare grazie a presidi adeguati - che in casi del genere gli intermediari adottino, di fatto, condotte tese a privilegiare le proprie esigenze a scapito degli interessi dei clienti. Nel documento è ribadita l'imprescindibilità del rispetto delle norme che disciplinano la prestazione dei servizi di investimento, insieme alle conseguenti valutazioni di adeguatezza e appropriatezza degli investimenti (inclusa la necessità di adottare misure per un efficace controllo e contenimento del rischio di concentrazione), nonché alle regole in tema di politiche retributive e conflitti di interesse.
L'Esma ha inoltre diffuso, sempre il 31 luglio scorso, un proprio statement (leggi qui
il testo completo) in cui ha evidenziato i rischi specifici legati ad in Contingent Convertible instruments (CoCos), prodotti generalmente distribuiti da intermediari bancari anche a fini di patrimonializzazione.
Nel documento, l'Esma ha richiamato, in particolare, l'attenzione degli operatori sui rischi impliciti nell'investimento in CoCos. Si tratta infatti di prodotti la cui elevata complessità potrebbe pregiudicare l'assunzione di consapevoli decisioni di investimento. L'Esma ritiene che un'analisi approfondita di tali rischi possa essere effettuata in maniera adeguata solo da investitori istituzionali.
Le questioni affrontate nei documenti dell'Esa e dell'Esma sono già state oggetto dell'iniziativa avviata da Consob in tema di distribuzione di prodotti finanziari complessi presso la clientela al dettaglio (leggi qui
il documento del 28 maggio 2014). A breve la Consob, dopo aver valutato le risposte alla consultazione terminata il 21 luglio scorso, provvederà ad assumere le determinazioni necessarie.