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25 Aprile 2024 / 15:45
ING-Unicef: rinnovata la partnership per l'istruzione dei bambini

 
Banca

ING-Unicef: rinnovata la partnership per l'istruzione dei bambini

di Flavio Padovan - 30 Aprile 2015
Nel prossimo triennio l'iniziativa punterà ad aiutare 335 mila adolescenti in Indonesia, Kosovo, Montenegro, Nepal, Filippine e Zambia
Quanto è difficile accedere all'istruzione per un bambino che vive in un'area remota di un Paese come il Brasile, o l'Etiopia o il Nepal appena colpito da un terribile sisma? Molto difficile. Ed è per questo che da dieci anni l'Unicef e ING hanno unito le loro forze garantire l'accesso alla scuola di oltre un milione di bambini e adolescenti che altrimenti non avrebbero mai visto né un libro, né una lavagna e non si sarebbero mai seduti su un banco. Una partnership rinnovata nei giorni scorsi e che contribuirà a "migliorare le condizioni di vita e il benessere di bambini e giovani di tutto il mondo", ha sottolineato Koos Timmermans, Vice-Chairman di ING Bank.
E sono state moltissime, in questi dieci anni, le iniziative promosse da ING tra i propri clienti e dipendenti per la raccolta di fondi in favore dell'Unicef, che con questi fondi ha portato in classe i piccoli abitanti di zone remote del Brasile, Etiopia, India, Nepal e Zambia.Ma non solo: i fondi raccolti dalla partnership sono stati utilizzati anche per la formazione di 17.000 insegnanti e sono stati fondamentali per sviluppare nuove strategie per il coinvolgimento dei bambini più emarginati e difficili da includere.
Nel 2006, ING è stato uno dei primi investitori a finanziare gli "Alternative Basic Education Centres – ABEC" in Etiopia, mirati a garantire opportunità scolastiche per i bambini delle comunità dedite alla pastorizia. Questa strategia è stata poi interamente integrata nel sistema scolastico del Paese. Nel 2013, in Nepal, Ing è stato nuovamente il primo finanziatore del programma "Adolescent Development and Participation", finalizzato ad aiutare i giovani nel miglioramento delle proprie competenze sociali e finanziarie.L'idea che unisce la Banca e l'Unicef, ha spiegato Timmemarmans, "è che l'istruzione sia alla base dello sviluppo dei bambini e della loro società e siamo fieri del fatto che, grazie al supporto dei nostri clienti e di tutto lo staff, la collaborazione tra ING e Unicef abbia migliorato la vita di tanti bambini".Una collaborazione che adesso entra nel vivo della seconda parte con un'attenzione particolare agli adolescenti. Negli ultimi decenni, infatti, sono stati fatti enormi progressi per ridurre la mortalità infantile, per l'aumento del numero di bambini iscritti alla scuola primaria e per il miglioramento dell'accesso ai servizi sanitari, ma sono 1,2 miliardi gli adolescenti nel mondo che sono stati lasciati indietro.
Per i prossimi tre anni, la partnership punta a raggiungere 335.000 adolescenti in Indonesia, Kosovo, Montenegro, Nepal, Filippine e Zambia, permettendo loro di migliorare le proprie competenze e relazioni sociali aiutandoli così a diventare membri attivi della società.In India, 37.662 bambine, per le quali la scuola era troppo lontana o le strade troppo pericolose da percorrere, hanno goduto di un servizio di trasporto gratuito per raggiungere le strutture scolastiche. La collaborazione ha supportato 720 centri di formazione per ex bambini-lavoratori e 3.000 scuole primarie hanno ricevuto materiale educativo e corsi di formazione per gli insegnanti.In Zambia, grazie alla costruzione di nuovi edifici scolastici in zone remote e rurali, quasi 10.000 bambini che non potevano frequentare la scuola hanno potuto iscriversi.
In Etiopia più di 50.000 bambini hanno avuto accesso all'istruzione grazie alla realizzazione di 458 "Alternative Basic Education Centres" per i bambini impiegati in lavori agricoli. Più di 3.400 facilitatori (insegnanti dalla comunità) sono stati formati per applicare un metodo d'insegnamento "a misura di bambino".
"Unicef è grato a ING, in particolar modo ai suoi clienti e ai suoi dipendenti, per il costante impegno a migliorare le vite e il futuro dei bambini" ha dichiarato Anthony Lake, Direttore Generale dell'Unicef. "Siamo entusiasti che la nostra collaborazione appena rinnovata si concentri sugli adolescenti così da aiutarli a sviluppare le conoscenze e le competenze necessarie per costruire un futuro migliore per loro stessi, le loro famiglie e le comunità in cui vivono".
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