Banca Etica consulente in Palestina
di Flavio Padovan
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24 Agosto 2015
Aiuterà a realizzare un programma di microcredito progettato della Cooperazione Italiana per lo sviluppo di piccole imprese e cooperative attive nella raccolta del risparmio
La Cooperazione Italiana allo Sviluppo Unità Tecnica Locale di Gerusalemme ha chiesto il supporto di Banca Etica per lo sviluppo di un articolato programma di sostegno tecnico-finanziario in Palestina.
In qualità di consulente, Banca Etica formulerà entro il prossimo ottobre una proposta relativa ai meccanismi per l'attivazione di strumenti di capitalizzazione destinati a sostenere lo sviluppo di 11 cooperative che possono contare su 153 gruppi di risparmio e credito per complessivi 5900 membri attivi, quasi esclusivamente donne.
Il programma rientra nell'iniziativa START UP PALESTINE - Strumenti finanziari e assistenza tecnica per promuovere l'occupazione e la generazione di reddito in Palestina, della quale Banca Etica è partner insieme ad altri istituti di credito, che prevede l'erogazione di 20 milioni di euro di crediti agevolati e 1,8 milioni di euro di servizi non finanziari di accompagnamento per piccole imprese operanti in Palestina.
I beneficiari del programma saranno giovani neolaureati, donne e imprese cooperative che lavorano nella filiera alimentare.
Banca Etica ha già realizzato tra maggio e giugno, con la collaborazione della società Microfinanza, l'analisi delle attuali condizioni di accesso al credito per le piccole imprese palestinesi, con particolare attenzione alle realtà cooperative attive nell'ambito nella raccolta di risparmio ed erogazione di credito.