Unimpresa: depositi bancari in crescita per paura della crisi
di Flavio Padovan
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24 Agosto 2015
Secondo uno studio dell'associazione da giugno 2014 a giugno 2015 gli italiani hanno accresciuto la propria liquidità di oltre 80 miliardi di euro (+5%) frenando consumi e investimenti
Nell'ultimo anno le riserve lasciate nei salvadanai da aziende, cittadini, istituti di credito, onlus, assicurazioni e fondi pensione sono aumentate di 80 miliardi di euro a causa dell'onda lunga della crisi e del timore di dover far fronte a nuove tasse. E' quanto emerge da uno studio realizzato dal Centro Studi di Unimpresa che, elaborando dati della Banca d'Italia, ha registrato una crescita complessiva delle risorse liquide da 1.477 miliardi a 1.558 miliardi di euro (+5%).
Nel dettaglio, i depositi delle famiglie sono saliti di 15,4 miliardi (+1,77%) da 874,2 miliardi a 889,7 miliardi e quelli delle imprese familiari sono cresciuti di 2,2 miliardi (+4,92%) da 45,8 miliardi a 48,1 miliardi. Le riserve delle banche sono aumentate di 42,7 miliardi (+13,30%) da 321,4 miliardi a 364,1 miliardi, mentre la liquidità delle aziende è salita di 14,2 miliardi da 198,4 miliardi a 212,6 miliardi (+7,18%). Per le onlus l'incremento è pari a 400 milioni (+1,66%) da 24,1 miliardi a 24,5 miliardi.
In controtendenza assicurazioni e fondi pensione, che hanno fatto registrare una diminuzione: le riserve sono calate di 3,4 miliardi (-15,51%) da 22,4 miliardi a 18,9 miliardi.
Quanto all'analisi per strumento, i conti correnti sono saliti di 73,1 miliardi (+9,62%) passando da 759,8 miliardi a 832,9 miliardi mentre i pronti contro termine sono aumentati di 47,1 miliardi (+39,80%) passando da 118,3 miliardi a 165,5 miliardi.