Le donazioni? Ora si fanno anche via App
di Flavio Padovan
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11 Novembre 2015
Ad aprire la strada è l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) che ha scelto Jiffy di SIA. Tra i suoi vantaggi la disponibilità immediata dei fondi ricevuti
Anche il Non Profit punta sui nuovi strumenti digitali di trasferimento del denaro. L'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (
AIRC) ha infatti annunciato di aver inserito tra le modalità accettate per le donazioni anche
Jiffy, il servizio sviluppato da SIA per inviare e ricevere denaro in tempo reale dallo smartphone. E' la prima volta che uno strumento di pagamento P2P viene utilizzato da un ente benefico. L'occasione è stata data dalle iniziative "I Giorni della Ricerca" lanciata dall'AIRC. Con Jiffy, l'Associazione potrà disporre in tempo reale dei fondi avendo la disponibilità e la rendicontazione immediata delle somme versate.
Semplice come sempre il suo utilizzo. Per fare una donazione è sufficiente essere titolari di un conto corrente in una banca aderente a Jiffy (circa 50 presenti in Italia) e scaricare la app dal sito del proprio istituto di credito. A questo punto, il donatore deve solo registrare nella rubrica del proprio smartphone il numero di telefono dell'ente (per AIRC 380.8673811) e, all'interno della app, selezionarlo, inserire l'importo e completare l'operazione di invio con un semplice click.
Jiffy sarà attivo a breve anche per altre organizzazioni Non Profit e potrà essere utilizzato in tutte quelle occasioni in cui c'è necessità di raccogliere velocemente fondi, come ad esempio nel caso di catastrofi ambientali o emergenze sanitarie.
Gli istituti di credito che hanno già aderito a Jiffy sono BNL, Cariparma, Carispezia, Friuladria, Gruppo Carige, Hello bank!, Intesa Sanpaolo, UBI Banca, UniCredit, Widiba e prossimamente anche Banca Mediolanum, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Che Banca!, Gruppo Poste Italiane e Monte dei Paschi di Siena.
Il servizio offerto da SIA è in linea con le normative in tema di erogazioni liberali, consentendo così al donatore di beneficiare della detraibilità fiscale allegando alla dichiarazione dei redditi i documenti necessari (ricevuta da parte dell'ente benefico e il proprio estratto conto).