Obiettivo Germania per Jiffy

Jiffy, il servizio di pagamento P2P creato da SIA, è pronto a sbarcare nei principali mercati europei. E il primo Paese potrebbe essere la Germania, grazie a un accordo raggiunto con GFT Technologies che mira proprio alla commercializzazione del servizio sul mercato tedesco.

A spingere l'espansione all'estero più fattori: innanzitutto la facilità di introduzione. Jiffy è infatti conforme alle raccomandazioni dello European Retail Payment Board (ERPB) sui pagamenti in tempo reale ed è sul bonifico SEPA. In questo senso può essere facilmente offerto da tutte le banche operanti nell'Area unica dei pagamenti in euro ed è potenzialmente utilizzabile da oltre 400 milioni di correntisti europei. Inoltre, si tratta di una soluzione già pienamente operativa in Italia: nel nostro Paese è stata già adottata da 13 gruppi bancari che rappresentano una quota di mercato di oltre l'80% dei conti correnti nazionali. Tra questi alcuni gruppi multinazionali che, considerato il successo in Italia, stanno valutando di offrire il sistema P2P anche negli altri mercati dove operano (a tal proposito vedi la videointervista a Nicola Cardone rilasciata a Bancaforte durante CARTE 2015).

Infine, si tratta di un servizio caratterizzato da velocità e facilità d'uso: Jiffy associa il codice IBAN del proprio conto al numero di cellulare e consente – come avviene con WhatsApp - di selezionare il destinatario dalla rubrica personale dello smartphone, inserire l'importo, un eventuale messaggio di testo per poi completare l'operazione di invio con un semplice click. Altre soluzioni proposte da concorrenti internazionali sono un po' più macchinose e meno intuitive.

"Jiffy ha tutte le potenzialità per sostituire le transazioni in contanti tra privati e - ha sottolineato Cristina Astore, Head of SIA North West Europe - sta evolvendo continuamente per supportare nuovi modelli, come il P2B che permette i pagamenti a piccole imprese ad esempio l'idraulico o l'imbianchino. Dalla scorsa settimana gli utenti italiani possono anche usarlo per fare donazioni a enti no-profit come l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Jiffy è in linea con le normative in tema di erogazioni liberali, consentendo così al donatore di beneficiare della detraibilità fiscale".

"L'Italia è una esperienza di successo circa l'adozione di Jiffy, espressione di rapidità, sicurezza e innovazione. GFT ha sviluppato i moduli software della soluzione inclusa l'app in "white-label". Ciascuna banca può quindi personalizzare Jiffy per fidelizzare ulteriormente la customer base diventando così operativa sul mercato in pochi mesi. Il prossimo passo importante è la commercializzazione del servizio nell'area Euro, di cui la Germania è sicuramente un attore di riferimento oltre all'adozione di questi strumenti innovativi di pagamento in paradigmi più avanzati di SmartCity e Smart Community", ha commentato Carlo Secci, Director di GFT Italia.