Italiani, giorno e notte con lo smartphone
di Mattia Schieppati
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18 Dicembre 2015
L'authority britannica delle Tlc monitora l'utilizzo del mobile nei 9 Paesi più industrializzati del mondo. L'Italia ha un rapporto compulsivo con lo smartphone, ma male e-commerce e banda larga ...
Una diffusione record di 154 smartphone ogni 100 abitanti. La prima consultazione del telefonino avviene al mattino,
22 minuti dopo il risveglio: secondi solo ai Giapponesi, che si incollano al minischermo dopo 20 minuti. Mentre l'ultima, in media,
30 minuti prima di dormire (in questo siamo in testa alla classifica, a pari merito con il Giappone). Sono questi i due dati più eclatanti che emergono dalla ricerca effettuata da
Ofcom, l'Autorità inglese per le Tlc, che ha preso in esame nove Paesi tra i più industrializzati, valutando le abitudini all'utilizzo della telefonia sia mobile che fissa.
Dalla ricerca emerge anche come gli italiani siano i più assidui frequentatori dei social network: il 78% degli utilizzatori che accedono almeno una volta a settimana. Subito dietro di noi gli spagnoli (76%). Sotto al 70% tutti gli altri (Regno Unito, Francia, Germania, Stati Uniti, Australia, Svezia e, fanalino di coda, il Giappone).
Passa sempre di più per lo smarphone anche la mania per il fitness e per la dieta. In Italia e Usa, oltre il 30% degli utilizzatori di telefonini di nuova generazione se ne serve per monitorare il proprio stato di forma e per calcolare le calorie ingerite. Quasi solo italiana, invece, è l'abitudine di utilizzare lo smartphone per comandare a distanza luce e gas o per regolare il riscaldamento della propria abitazione.
Nonostante questa frequenza quasi ossessiva, però, continuano a essere scarsi i dati relativi all'e-commerce. In Italia, la spesa pro-capite su Internet nel 2014 si è fermata a 175 sterline (242 euro), lontana anni luce dalle 1.591 sterline del Regno Unito, che è prima in classifica davanti a Stati Uniti (918), Svezia (746) e Francia (714). Sotto le 200 sterline annue figurano, tra i 14 Paesi presi in esame, solo Italia, Polonia e Russia. Continua poi senza sosta il declino del vecchio telefono di casa, a tutto vantaggio di smartphone e cellulari. Nel 2014 l'Italia è fanalino di coda tra i dieci paesi più avanzati con 37 telefoni fissi ogni 100 abitanti (nel Regno Unito, al polo opposto, ce ne sono ancora 61), ma svetta al primo posto in classifica nel mobile, con 154 su 100.
Altro punto dolente: si conferma l'arretratezza dell'Italia sulla banda larga fissa, con 23 connessioni per 100 abitanti. In Italia l'industria delle Tlc sia fisse che mobili nel 2014 ha incassato dai servizi 16 miliardi di sterline (circa 22 miliardi di euro, -8,2% sul 2009), con un ricavo pro capite mensile di appena 22 sterline (30 euro), posizionandosi così molto indietro nella classifica dei paesi più avanzati. Meglio dell'Italia, anche se non di molto, fanno Francia, Germania e Spagna, mentre molto più remunerativi sono i mercati di Regno Unito, Stati Uniti, Giappone e, soprattutto, Australia.