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Nasce il terzo polo bancario italiano

di Flavio Padovan - 24 Marzo 2016

Approvata dai consigli di Banco Popolare e BPM il progetto di fusione. Giuseppe Castagna sarà il Ceo, con Carlo Fratta Pasini Presidente

Sarà il terzo gruppo bancario italiano quello che nascerà a novembre dalla fusione tra Banco Popolare e BPM. Avrà quote di mercato (in termini di sportelli) di assoluto rilievo nelle aree più ricche del Paese: 9,5% in Veneto, 12,5% in Piemonte e soprattutto in Lombardia, dove sarà il primo operatore bancario con il 15,5%. Complessivamente potrà disporre di una rete di 2.500 filiali e avrà 4 milioni di clienti e un totale attivo di oltre 171 miliardi.

"Nasce una banca solida, forte, aggregante e protagonista" ha dichiarato Giuseppe Castagna, amministratore delegato della Banca Popolare di Milano e CEO designato della nuova superpopolare, nel corso della conferenza di presentazione dell'operazione approvata ieri dai consigli delle due banche.

Sarà una fusione di fatto alla pari: il 54% sarà dei soci del Banco Popolare dopo l'aumento di capitale di 1 miliardo richiesto dalla BCE, il 46% di quelli di Bpm. La sede legale sarà a Milano, mentre a Verona resterà quella amministrativa. Alla presidenza andrà il veronese Carlo Fratta Pasini, con Castagna CEO e Pier Francesco Saviotti attuale AD del Banco Popolare - alla guida del comitato esecutivo.

I dipendenti saranno più di 25 mila, ma non sono previsti licenziamenti. "Uscirà chi vorrà uscire perché vorrà partecipare al Fondo di Solidarità", ha sottolineato Saviotti.

Il nuovo gruppo avrà ampie possibilità di diversificazione dei ricavi anche attraverso le sinergie e lo sviluppo di eccellenze tra le fabbriche prodotto di ciascuna banca. Castagna si è soffermato in particolare sulle prospettive nel Corporate & Investment Banking e nel Private Banking, dove BPM e Banco Popolare possono contare su due delle società più importanti in Italia.

Per maggiori informazioni leggi qui il comunicato congiunto Banco Popolare BPM.