Una filiale a Dubai

Dopo New York e Casablanca (leggi news), UBI inaugura il terzo ufficio di rappresentanza puntando su Dubai e confermando la sua presenza strategica all'estero a supporto dell'attività della clientela corporate. Responsabile della sede di Dubai è Luigi Landoni, con una lunga esperienza nell'attività bancaria internazionale.

 "In quanto rappresentati della seconda economia manifatturiera in Europa raccogliamo l'interesse di Paesi, come gli Emirati Arabi Uniti, impegnati in molteplici e grandi progetti, capaci di accogliere il contributo del sistema produttivo internazionale" ha affermato Andrea Moltrasio, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di UBI. "Il nostro Gruppo radicato nelle aree economicamente più dinamiche d'Italia, è il partner per la crescita all'estero delle imprese che ne costituiscono il tessuto produttivo".

La missione di UBI a Dubai per inaugurare il nuovo ufficio è stata anche l'occasione per siglare un Memorandum of Understanding alla presenza di Liborio Stellino, ambasciatore italiano negli UAE, e di Saed Mohammed Al Tayer, Ceo di Dewa, l'ente pubblico controllato dal Dubai Council e monopolista del servizio di produzione di distribuzione di energia e acqua dell'Emirato di Dubai. La partnership tra il Gruppo UBI e la SuperESCO Etihad Energy Services, controllata da Dewa, è finalizzata a sensibilizzare e coinvolgere le imprese italiane nella partecipazione di appalti e forniture di tecnologia, relativamente al programma di retrofit. Questo programma, collegato al piano di Dubai Clean Energy Strategy 2050, prevede, in una prima fase entro il 2018, investimenti per almeno 500 milioni di dollari per il risparmio energetico delle strutture operative del servizio pubblico (strade, uffici postali, free zones, moschee, pubblica sicurezza).

Negli EAU sono già attive circa 600 imprese italiane (erano 200 cinque anni fa) e per l'Italia gli EAU rappresentano ormai il principale mercato di sbocco delle esportazioni destinate al mondo arabo: nel 2014 le importazioni degli UAE sono state pari a 185 miliardi di dollari, il 30% dei beni manifatturieri importati appartiene ai settori di forza del Made in Italy: oreficeria, moda, arredamento, macchinari industriali, prodotti meccanici, materiali da costruzione, elettronica-elettromeccanica, alimentare. L'interesse economico verso gli UAE è destinato a crescere ulteriormente, considerando i piani di sviluppo infrastrutturale legati a grandi eventi, come Expo 2020.

L'ufficio di rappresentanza di Dubai integra la presenza internazionale di UBI attiva in Cina (Hong Kong e Shanghai), India (Mumbai), Brasile (San Paolo), Russia (Mosca), Stati Uniti (New York) e Marocco (Casablanca). Il Gruppo opera inoltre attraverso UBI Banca International oltre che attraverso un'ampia rete di banche corrispondenti in tutto il mondo.