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29 Marzo 2024 / 05:04
Banche, digitale è meglio

 
Banca

Banche, digitale è meglio

di Paola Fabi - 5 Luglio 2016
L'indagine sul Digital banking 2016 di GFT Technologies SE rivela la crescita di fiducia verso le nuove tecnologie. Il 78% delle banche italiane ha strategie di digital banking in fase avanzata
La banca digitale piace sempre di piú e gli istituti si attrezzano al cambiamento. I risultati della ricerca "Digital Bank" condotta da GFT Technologies ES parlano chiaro: la maggior parte delle banche  sta lavorando per sviluppare velocemente strategie digitali, soprattutto per la sempre maggiore richiesta della clientela. L'indagine, che ha coinvolto sette paesi (Brasile, Germania, Regno Unito, Messico, Italia, Svizzera e Spagna) ha visto una partecipazione doppia rispetto a quella dell'anno precedente: in totale sono stati coinvolti nella survey ben 260 esperti del settore bancari, di cui oltre la metà degli esperti appartenenti al middle e top management. Secondo Marika Lulay, COO di GFT Technologies Se, quasi" il 95 per cento delle banche intervistate sta attualmente elaborando la propria strategia di digital banking o ha già completato questo processo. Sono molto poche le banche che non hanno in alcun modo pensato alla trasformazione digitale". E la tendenza è decisamente positiva: per il 60% degli intervistati, infatti, il processo di pianificazione della strategia è in corso, mentre per il 34% essa è in realtà già in atto. Dal 2015, il numero di banche che hanno definito e implementato la loro strategia è aumentato dal 7% al 9%. Dai risultati emerge peró chiaramente le maggiori probabilità che hanno i grandi istituti di avere una strategia digitale rispetto alle istituzioni finanziarie di medie o piccole dimensioni.   I fattori chiave per il successo, per gli intervistati, sono principalmente legati alla capacità di affrontare problemi relativi alla sicurezza. In quasi tutti i Paesi le banche si ritengono più avanti rispetto ai competitor, in termini di sviluppo di servizi di digital banking, soprattutto in Svizzera, Spagna e Italia. La collaborazione con gli specialisti di terze parti come ad esempio le FinTechs è stata considerata in tutti i paesi fattore meno determinante per il successo. Altro elemento chiave per lo sviluppo della digitalizzazione riguardala  gestione dei dati dei clienti: gli aspetti indicati come più rilevanti sono la gestione di dati strutturati (72% degli intervistati) e l'accesso a tutti i tipi di dati interni dei clienti (70%). Per entrambi gli aspetti, tuttavia, le banche sostengono di possedere limitate competenze per gestire, organizzare e utilizzare efficacemente la mole di informazioni a disposizione (capacità valutata al 56% in entrambi i casi).   L'attenzione alle esigenze del cliente, inoltre, è considerata ancora un driver fondamentale della rivoluzione bancaria digitale: al primo posto infatti si colloca l'aumento della soddisfazione del cliente (84%), seguita dall'aumento della fidelizzazione (83%) e infine dall'aumento della redditività (82%).   E il futuro delle filiali? Il 26% dei partecipanti al sondaggio saranno di tipo "misto". Quindi, una tipologia che offre un supporto competente non solo in termini di servizio personalizzato presso la filiale ma anche di accesso a servizi self-service grazie alle nuove tecnologie digitali. Non meno del 23% degli intervistati ritiene che il futuro delle banche sia invece interamente digitale - quindi non ci sarà alcun supporto del personale in filiale e la tecnologia digitale self-service sarà utilizzata per tutti i servizi bancari standard. Tra le "tipologie di filiale" c'è ancora una discreta importanza attribuita alle filiali flagship (17%) con la prospettiva di un futuro interessante per le filiali in-store, all'interno di punti vendita o nei centri commerciali. Buone le prestazioni delle banche italiane che sono in fase avanzata nella strategia di digital banking: il 78% è già in fase di sviluppo della strategia e l'86% è in corso di implementazione. Un dato confermato anche dalla percezione che le banche italiane hanno della loro attuale situazione rispetto ai competitor dove si delinea che il 78% di esse si percepisce al pari o davanti alla concorrenza.  "Costruire la banca digitale del futuro deve essere un impegno coordinato e fortemente voluto, se si vogliono motivare i clienti, o tenere a freno i costi o se, in ultima analisi, si vuole vincere sulla concorrenza – spiega afferma Marika Lulay - Le banche sono ancora fortemente focalizzate sugli aspetti interni, avranno bisogno di promuovere una cultura più aperta. In un mondo in cui tutto sta diventando sempre più globale e digitale, l'elemento cruciale sarà la collaborazione - con le FinTechs o altri partner strategici -  così come la condivisione delle conoscenze oltre i confini dei singoli settori industriali".
La banca digitale piace sempre di più e gli istituti si attrezzano al cambiamento. I risultati della ricerca "Digital Bank" condotta da GFT Technologies ES parlano chiaro: la maggior parte delle banche sta lavorando per sviluppare velocemente strategie digitali, soprattutto per la sempre maggiore richiesta della clientela.
L'indagine, che ha coinvolto 7 paesi (Brasile, Germania, Regno Unito, Messico, Italia, Svizzera e Spagna) ha visto una partecipazione doppia rispetto a quella dell'anno precedente. In  totale sono stati coinvolti nella survey ben 260 esperti del settore bancari, di cui oltre la metà degli esperti appartenenti al middle e top management. Secondo Marika Lulay, COO di GFT Technologies Se, quasi" il 95% delle banche intervistate sta attualmente elaborando la propria strategia di digital banking o ha già completato questo processo. Sono molto poche le banche che non hanno in alcun modo pensato alla trasformazione digitale". E la tendenza è decisamente positiva: per il 60% degli intervistati, infatti, il processo di pianificazione della strategia è in corso, mentre per il 34% essa è in realtà già in atto. Dal 2015, il numero di banche che hanno definito e implementato la loro strategia è aumentato dal 7% al 9%. Dai risultati emerge peró chiaramente le maggiori probabilità che hanno i grandi istituti di avere una strategia digitale rispetto alle istituzioni finanziarie di medie o piccole dimensioni.
I fattori chiave per il successo, secondo gli intervistati, sono principalmente legati alla capacità di affrontare problemi relativi alla sicurezza. In quasi tutti i Paesi le banche si ritengono più avanti rispetto ai competitor, in termini di sviluppo di servizi di digital banking, soprattutto in Svizzera, Spagna e Italia. La collaborazione con gli specialisti di terze parti come ad esempio le FinTech è stata considerata in tutti i paesi fattore meno determinante per il successo.
Altro elemento chiave per lo sviluppo della digitalizzazione riguardala  gestione dei dati dei clienti: gli aspetti indicati come più rilevanti sono la gestione di dati strutturati (72% degli intervistati) e l'accesso a tutti i tipi di dati interni dei clienti (70%). Per entrambi gli aspetti, tuttavia, le banche sostengono di possedere limitate competenze per gestire, organizzare e utilizzare efficacemente la mole di informazioni a disposizione (capacità valutata al 56% in entrambi i casi).
L'attenzione alle esigenze del cliente, inoltre, è considerata ancora un driver fondamentale della rivoluzione bancaria digitale: al primo posto infatti si colloca l'aumento della soddisfazione del cliente (84%), seguita dall'aumento della fidelizzazione (83%) e infine dall'aumento della redditività (82%).
E il futuro delle filiali? Il 26% dei partecipanti al sondaggio saranno di tipo "misto". Quindi, una tipologia che offre un supporto competente non solo in termini di servizio personalizzato presso la filiale ma anche di accesso a servizi self-service grazie alle nuove tecnologie digitali. Non meno del 23% degli intervistati ritiene che il futuro delle banche sia invece interamente digitale - quindi non ci sarà alcun supporto del personale in filiale e la tecnologia digitale self-service sarà utilizzata per tutti i servizi bancari standard. Tra le "tipologie di filiale" c'è ancora una discreta importanza attribuita alle filiali flagship (17%) con la prospettiva di un futuro interessante per le filiali in-store, all'interno di punti vendita o nei centri commerciali.
Buone le prestazioni delle banche italiane che sono in fase avanzata nella strategia di digital banking: il 78% è già in fase di sviluppo della strategia e l'86% è in corso di implementazione. Un dato confermato anche dalla percezione che le banche italiane hanno della loro attuale situazione rispetto ai competitor dove si delinea che il 78% di esse si percepisce al pari o davanti alla concorrenza. 
"Costruire la banca digitale del futuro deve essere un impegno coordinato e fortemente voluto, se si vogliono motivare i clienti, o tenere a freno i costi o se, in ultima analisi, si vuole vincere sulla concorrenza – afferma Lulay - Le banche sono ancora fortemente focalizzate sugli aspetti interni, avranno bisogno di promuovere una cultura più aperta. In un mondo in cui tutto sta diventando sempre più globale e digitale, l'elemento cruciale sarà la collaborazione - con le FinTech o altri partner strategici -  così come la condivisione delle conoscenze oltre i confini dei singoli settori industriali".
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