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25 Aprile 2024 / 13:44
Crédit Agricole rileva CR Cesena, Carim e Carismi

 
Banca

Crédit Agricole rileva CR Cesena, Carim e Carismi

- 3 Ottobre 2017
L'accordo quadro, che rientra nel piano strategico del Gruppo per rafforzare la sua presenza in Italia, prevede l'acquisto da parte di CA Cariparma del 95,3% del capitale di ciascuna delle tre banche …
Crédit Agricole Cariparma il 29 settembre ha sottoscritto un accordo quadro con lo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, in vista dell'acquisizione di una partecipazione del 95,3% del capitale di Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Rimini e Cassa di Risparmio di San Miniato.
L'operazione rientra nell'ambito del piano strategico di CA Cariparma e contribuisce al rafforzamento della presenza del Gruppo Crédit Agricole in Italia, suo secondo mercato domestico. L'integrazione delle banche all'interno di CA Cariparma consente di rafforzare la base clienti di oltre il 20%, superando i 2 milioni di clienti, e contribuisce al suo sviluppo in regioni chiave. L'operazione permette a CA Cariparma di aumentare la propria quota di mercato a livello nazionale dell'1%, di rafforzare il proprio ruolo di player di riferimento in Emilia-Romagna (crescita della quota di mercato dal 6 all' 11%) e in Toscana (dal 2 al 6%). Le tre banche rappresentano un punto di riferimento sui propri territori e sono nella loro piena operatività commerciale, con oltre 400 mila clienti.
Il piano di integrazione delle banche punta alla valorizzazione delle loro reti distributive all'interno del Gruppo, anche attraverso la valorizzazione delle risorse umane. Al completamento dell'operazione, le banche presenteranno un profilo di rischio migliorato e una posizione di capitale rafforzata. Tale rafforzamento avverrà a seguito del deconsolidamento del portafoglio dei crediti deteriorati e del rafforzamento patrimoniale, oltre che grazie all'integrazione all'interno di un gruppo bancario internazionale come Crédit Agricole, con significative ricadute sull'economia dei territori e sugli interessi dei diversi stakeholder. 
L'operazione prevede l'acquisto da parte di CA Cariparma del 95,3% del capitale di ciascuna delle tre banche, previa cessione, da completarsi prima del closing, di 3 miliardi di crediti deteriorati lordi, al prezzo di 130 milioni. L'operazione si basa sul presupposto che alla data del closing le banche presentino determinati parametri:
il Cet1 medio alla data del closing sia pari ad almeno il 10,7%;
  • sia raggiunto un Npe ratio lordo pari al 9%, grazie al deconsolidamento delle sofferenze e di una parte significativa delle inadempienze probabili delle Banche, prima della loro cessione, attraverso le seguenti operazioni:
  • cartolarizzazione di sofferenze e inadempienze probabili pari a 2.740 milioni lordi, grazie all'intervento del Fondo Atlante II;
  • cessione diretta di sofferenze e inadempienze probabili pari a 286 milioni lordi, grazie all'intervento di Algebris;
  • siano rispettati i principali parametri rilevanti definiti all'interno dell'accordo quadro.
Nell'ambito dell'operazione è previsto un preventivo rafforzamento patrimoniale da parte dello Schema Volontario nelle banche per 470 milioni, al fine di garantire un Cet1 pari al 10,7%, post-rettifiche. Il 29 settembre, lo Schema Volontario ha effettuato un versamento in conto aumento di capitale su Carim e Carismi, riportando i ratio sopra i minimi regolamentari obbligatori.
L'esecuzione dell'operazione è sospensivamente condizionata, oltre al rispetto dei presupposti sopra menzionati, all'ottenimento delle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza e della Commissione Europea. Si prevede che il closing avvenga entro fine anno.
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