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28 Marzo 2024 / 09:38
Pagamenti digitali a quota 5,2 miliardi nel 2020

 
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Pagamenti digitali a quota 5,2 miliardi nel 2020

di Flavio Padovan - 17 Marzo 2021
Il contactless traina il balzo delle transazioni elettroniche, che nell'anno della pandemia sono passate dal 29% al 33% del valore totale di tutti i pagamenti. Boom degli acquisti online (+31%) con lo smartphone che diventa lo strumento preferito per l'eCommerce, superando il pc. Ma il contante resta di gran lunga il mezzo di pagamento più utilizzato. I dati dell'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano
Bene, ma non benissimo. Nell'anno che ha segnato l'inizio della pandemia, segnato da un crollo dei consumi del 13%, i pagamenti digitali sono riusciti ad aumentare il tasso di penetrazione sul totale del transato, passando dal 29% al 33%. Una crescita avvenuta con una flessione del valore totale limitata (-0,7%) rispetto al 2019, e aumentando il numero di operazioni, che hanno toccato quota 5,2 miliardi (+4%). Ma nemmeno l'impatto del Covid è riuscito a scalfire in modo significativo il dominio del contante, che è rimasto di gran lunga il mezzo di pagamento preferito dagli italiani. Nonostante ciò sono molti i segnali positivi che emergono dalla nuova edizione dell'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentato in occasione dell’evento “Innovative Payments: da alternativa a necessità”. Un titolo che purtroppo fotografa ancora più un'aspirazione che la realtà. Vediamo le principali tendenze individuate dai ricercatori.

L'affermazione del contactless

Nel 2020, nonostante i mesi di chiusure in cui non sono stati di fatto utilizzabili, gli acquisti in modalità contactless con carta sono saliti del 29% in termini di valore transato, raggiungendo 81,5 miliardi di euro. Una crescita che, sottolinea Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments, è sostenuta dal sempre maggior numero di carte contactless in circolazione oltre che dai timori degli italiani verso il contatto fisico con il denaro contante e della carta sul POS. E un'ulteriore spinta arriverà dall'innalzamento a 50 euro della soglia entro la quale è possibile concludere una transazione senza passare la propria carta al cassiere e senza digitare il proprio Pin sulla tastiera. Prevista dalla PSD2, è  ancora in fase di rilascio dalla maggior parte degli operatori in Italia, ma nel corso del 2021 favorirà ulteriormente l'uso del contactless.
“Ancora più marcata – evidenzia Portale - è la crescita per i pagamenti tramite smartphone o wearable in negozio, che, in questo periodo di incertezza, sono cresciuti dell'80% circa rispetto al 2019, superando i 3,4 miliardi di euro”.

Lo smartphone nuovo re dello shopping online

La chiusura pressoché totale di attività commerciali, uffici e servizi non strettamente necessari, vissuta durante i mesi di marzo e aprile, ha certamente frenato tutte le tipologie di pagamenti. Tuttavia, quelli digitali - spiegano i ricercatori dell'Osservatorio -  si sono dimostrati degli importanti alleati per i cittadini anche in queste prime fasi di forte difficoltà, avvicinando molti italiani al mondo dell’eCommerce e dei pagamenti online.
Lo shopping sul web ha infatti registrato un boom del 31% nel 2020, con lo smartphone che è diventato il device preferito dagli italiani per effettuare pagamenti da remoto e acquisti online, superando il PC. Il Mobile Commerce raggiunge infatti quota 15,65 miliardi di euro e una penetrazione sul totale eCommerce del 51%, segno di una sempre maggiore facilità e velocità nell’uso di questo dispositivo.
Tra le novità più interessanti del 2020 c’è anche la maggiore offerta di servizi digitali per le consegne a domicilio, abilitati dai pagamenti digitali, che possono passare per l’invio di un link di pagamento tramite SMS o chat (Pay by link) o tramite Mobile Wallet.

In forte calo i pagamenti per la mobilità

La riduzione della possibilità di spostarsi e di viaggiare ha ovviamente colpito molto duramente  il settore dei servizi legati alla mobilità. I pagamenti con lo smartphone legati a questo comparto, dopo anni di crescita, sono scesi da 252 milioni di euro a 157 milioni di euro. A far segnare il calo maggiore sono i pagamenti di taxi (-52%) e la sharing mobility (-43%), seguiti da biglietti per il trasporto pubblico locale (-32%) e dai parcheggi (-13%).
Hanno invece continuato il loro sviluppo le transazioni da smartphone per pagare bollette, bollettini e ricariche telefoniche. Il Mobile Payment per queste componenti cresce del 30% e supera quota 1,15 miliardi di euro.
Complessivamente, il Mobile Payment fuori dal negozio cresce del 15% e raggiunge gli 1,3 miliardi di euro.

Le carte entrano nell'uso quotidiano

Prima del lockdown di marzo 2020, nonostante tassi di crescita promettenti, i pagamenti digitali non erano ancora permeati completamente nella quotidianità degli italiani. Secondo i dati della Banca Centrale Europea, infatti, l’Italia nel 2019 si posizionava al 24° posto su 27 nella classifica continentale delle transazioni con carta pro-capite seguita solo da Germania, Romania e Bulgaria, tutti Paesi con crescite superiori alla nostra.
Il cambio di atteggiamento verso l'uso di carte e altri strumenti cashless che si avuto nei mesi successivi è sicuramente legato all'impatto della pandemia, che ha cambiato nono solo le nostre priorità e come ci rapportiamo con gli altri, ma anche le modalità di fare la spesa. Una contributo per sempre maggiore diffusione dei pagamenti digitali nel quotidiano sta però arrivando anche dalle iniziative messe in campo dal Governo, dal programma Cashback, avviato in  modo sperimentare a inizio dicembre, alla Lotteria degli scontrini che recentemente ha consegnato i primi premi. Iniziative che hanno acceso i riflettori su queste tematiche e  stanno portando, direttamente o indirettamente, sempre più persone a preferire i pagamenti elettronici, facilitando comportamenti che probabilmente potrebbero diventare strutturali.

Nexi e Bancomat in crescita con il nuovo trend

Il nuovo atteggiamento degli italiani verso il denaro digitale si rispecchia nei numeri dei principali operatori, primi tra tutti Nexi e Bancomat.
La società guidata da Paolo Bertoluzzo ha registrato nel 2020 un incremento del 140% dei pagamenti con smartphone in negozio. Dei 3,5 mld di euro di valore complessivo raggiunti secondo l'Osservatorio, l’84%, pari a quasi 3 mld di euro, è stato generato dagli acquisti effettuati con app che prevedono la virtualizzazione della carta nello smartphone. Si tratta di un trend che trova conferma anche nella crescita del 57% delle carte Nexi registrate su app di pagamento mobile, come Apple Pay, Samsung Pay o Google Pay.
In particolare, i pagamenti via smartphone tramite carte Nexi hanno registrato un incremento molto sostenuto durante il primo semestre del 2020 (+177%), con picchi di oltre +230% durante la prima fase della pandemia. 
Consistente anche l’aumento di utilizzo registrato da YAP, l’app di mobile payments di Nexi dedicata agli under 30: +185% i volumi complessivi in dicembre 2020 e, in particolare, +263% di speso nei negozi fisici.
Confermata anche la preferenza per le transazioni contactless: quelle effettuate con carte Nexi a fine 2020 rappresentano il 45% del totale, in aumento rispetto al 38% medio registrato prima dell’emergenza sanitaria.
Numeri positivi anche per Bancomat. La società guidata da Alessandro Zollo nel 2020 ha registrato un balzo delle transazioni PagoBancomat, quadruplicate rispetto all'anno precedente. Un incremento aiutato anche dal progressivo aggiornamento del parco carte e dei terminali: attualmente sono circa 13 milioni di carte e 1,3 milioni di POS abilitati al c-less.
Crescita sostenuta per le operazioni con Bancomat Pay, aumentate di circa il +60%. Segnale incoraggiante per il futuro arriva dal poi decremento del 10% del ticket medio PagoBancomat rispetto al 2019, che testimonia come le carte siano sempre più utilizzate anche per gli acquisti di tutti i giorni.
Buone notizie anche dai dati registrati nei primi due mesi di quest’anno: le carte attive, cioè quelle che hanno fatto almeno un’operazione di pagamento, hanno raggiunto i 22 milioni, contro i 18 milioni di febbraio 2020.
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