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Professioni in banca … certificate

 
Banca

Professioni in banca … certificate

di Antonio, Fraccaroli - 4 Agosto 2015
Perché è importante avere una mappa dei profili professionali bancari? Il “Manuale” delle qualifiche delle banche preparato da FBA, il Fondo Banche Assicurazioni, si basa sui principi europei EQF e offre un quadro chiaro dei 32 profili professionali, in continua evoluzione …
La raccomandazione sulla costituzione del Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework - EQF) è uno degli interventi mirati a realizzare la strategia “Europa 2020”. Essa si propone di aumentare i livelli di competenza grazie al potenziamento della formazione professionale e di mantenere posti di lavoro stabili e una crescita sostenibile basata sulla conoscenza.
Antonio Fraccaroli, Direttore Generale FBA
L’introduzione dell’EQF (legge 92/2012 sulla riforma del mercato del lavoro e d.lgs. 13/2013 sulla certificazione delle competenze) segna l’inizio di una trasformazione culturale: l’importanza dei titoli, tradizionalmente prioritaria in Italia, viene sostituita dal concetto di valutazione dei risultati dell’apprendimento, indipendentemente dal loro essere acquisiti durante un percorso di studi o tramite esperienza “sul campo”.
La formazione continua, sulla quale l’EQF pone l’accento, ha due effetti fondamentali: da un lato permette a lavoratori e imprese di adeguare la propria competitività nei mercati globali in costante evoluzione. Dall’altro, come ricordato dal Governatore della Banca d’Italia nella sua Relazione Annuale 2013: “una maggiore disponibilità di capitale umano, inteso come patrimonio di conoscenze, competenze e abilità di cui le persone sono dotate, si associa a più alti livelli di sviluppo […]. Ulteriori indicatori di interesse economico e sociale […] migliorano in presenza di livelli di istruzione più elevati”.

I vantaggi dell’EQF

Il Fondo Banche Assicurazioni (FBA), organismo paritetico finalizzato a favorire la qualificazione professionale dei lavoratori, lo sviluppo occupazionale e la competitività delle imprese, ha accolto con favore l’introduzione dell’EQF che significa:
  • Miglioramento dei percorsi formativi. L’analisi dei profili professionali in termini di conoscenze e competenze semplifica la progettazione di percorsi di sviluppo professionale.
  • Trasparenza delle competenze. La definizione standardizzata dei profili permette ai datori di lavoro di farsi un’idea chiara delle competenze di un lavoratore semplicemente guardandone la storia professionale e, specularmente, assicura al lavoratore il riconoscimento delle proprie conoscenze e capacità.
  • Mobilità internazionale. L’applicazione dei principi dell’EQF garantisce il riconoscimento delle competenze all’interno della UE.
  • Il Repertorio delle figure professionali in banca

    Già dal 2010, pertanto, FBA promuove studi sull’applicazione dell’EQF ai settori creditizio e assicurativo. La collaborazione con l’ABI, le Organizzazioni sindacali di settore e l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) ha portato al Repertorio delle figure professionali delle banche commerciali, consegnato al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel dicembre 2012. Un lavoro analogo in collaborazione con l’ANIA ha portato al Repertorio delle figure professionali proprie delle società del settore assicurativo.
    Ogni passaggio del lavoro, dalle fasi di identificazione, standardizzazione e misurazione dei profili professionali, fino alla stesura degli elaborati finali, è stato frutto del lavoro congiunto delle parti sociali. Utilizzando le metodologie proprie del bilancio delle competenze, sono stati determinati il margine di autonomia dei profili professionali, le conoscenze e capacità fondamentali per ricoprirli e a quale livello di approfondimento queste devono essere possedute. Utilizzando tali valori è stato quindi calcolato il livello EQF di ciascun profilo.
    Per l’elaborazione del Repertorio, successivamente sviluppato nel Manuale di certificazione dellequalifiche delle banche commerciali, ci si è potuti avvalere della collaborazione di 8 gruppi aziendali di varie dimensioni, il che ha permesso di studiare un campione di lavoratori significativo, pari al 60% del personale del settore, radicando l’analisi nella realtà fattuale delle banche.

    Una mappa per l’apprendistato

    Ma per raggiungere obiettivi ancora più concreti, nel 2013 FBA ha progettato un Avviso di finanziamento dell’Apprendistato, incentrato sulla valutazione dell’apprendimento secondo i principi dell’EQF. Collegando i profili previsti dagli Accordi tra le parti sociali con i ruoli iniziali previsti dal Manuale, è stato mappato il percorso triennale di apprendimento in ingresso in azienda.

    Il sistema di certificazione

    Forte dell’esperienza acquisita, FBA ha collaborato con l’Ente italiano di normazione (UNI) per l’elaborazione della prassi di riferimento UNI/PdR 10:2014, Profili professionali presenti nelle banche commerciali – Requisiti di conoscenza, capacità e competenza, che ha trasposto il Manuale in un contesto normativo, imparziale e trasparente, che permetta di certificare il possesso delle capacità relative al profilo professionale. Sulle base della Prassi è stato poi costruito un sistema certificazione mediante verifica informatica delle conoscenze e capacità dei lavoratori. Tale sistema, come previsto dal D.Lgs. 13/2013, è stato accreditato dall’Ente italiano di accreditamento (Accredia) per 32 dei profili professionali “core” del settore bancario (vedi tabella sotto).
    La certificazione dei profili professionali è uno strumento che tutela sia i lavoratori che le aziende. Ai primi aggiunge competitività, attestandone la conformità ai requisiti della professione, mentre incrementa il valore delle seconde agli occhi dei clienti finali, che si sentiranno più sicuri sapendo che il loro denaro è gestito da professionisti certificati da un ente imparziale.

    I 32 profili “core” della banca

    Prassi di riferimento: UNI/PdR 10.1:2014 – Area Filiale

    Responsabile di filiale (profilo 1.1)
    Gestore portafoglio Retail (profilo 1.2)
    Gestore portafoglio Private (profilo 1.3)
    Gestore portafoglio Corporate (profilo 1.4)
    Gestore portafoglio Small Business (profilo 1.5)
    Addetto titoli (profilo 1.6)
    Addetto Fidi (profilo 1.7)
    Addetto back office (profilo 1.8)
    Operatore di sportello (profilo 1.9)
    Responsabile area coordinamento filiali (profilo 1.10)
    Responsabile segmento Retail di area (profilo 1.11)
    Responsabile segmento Corporate di area (profilo 1.12)
    Responsabile segmento Small Business di area (profilo 1.13)
    Responsabile crediti di area (profilo 1.14)
    Specialista prodotti di area (profilo 1.15)
    Responsabile sviluppo business (profilo 1.16)
    Sviluppatore (profilo 1.17)

    Prassi di riferimento: UNI/PdR 10.2:2014 - Area Commerciale

    Direttore commerciale (profilo 2.1)
    Responsabile Divisione Retail (profilo 2.2)
    Responsabile Divisione Corporate (profilo 2.3)
    Responsabile Divisione Private(profilo 2.4)
    Segment Manager (profilo 2.5)
    Product Manager (profilo 2.6)

    Prassi di riferimento: UNI/PdR 10.3:2014 - Area Credito

    Direttore Crediti (profilo 3.1)
    Responsabile Crediti Ordinari/Speciali (profilo 3.2)
    Responsabile Monitoraggio Qualità Credito (profilo 3.3)
    Analista Qualità Credito (profilo 3.4)
    Addetto Credito (profilo 3.5)

    Prassi di riferimento: UNI/PdR 10.4:2014 - Area Finanza

    Direttore Finanza (profilo 4.1)
    Addetto Finanza (profilo 4.2)
    Responsabile Tesoreria e Liquidità (profilo 4.3)
    Responsabile Gestione Patrimoni Mobiliari (profilo 4.4)

    Evoluzione continua …

    Nonostante sia già stato fatto moltissimo, le attività su queste tematiche non sono finite. I continui e rapidissimi cambiamenti del mercato del lavoro fanno sì che i bisogni delle aziende mutino di conseguenza, e professioni rimaste stabili a lungo si estinguono improvvisamente o cambiano in termini di competenze richieste e responsabilità assegnate, così come nuovi ruoli emergono per far fronte a nuove sfide. Il Manuale e la Prassi, quindi, sono opere in continua evoluzione e saranno aggiornati costantemente per continuare a rispecchiare la realtà.
    A tal fine è stata istituita una Commissione per l’aggiornamento delle qualifiche del settore del credito, finalizzata a sostenere FBA nella costante revisione del sistema di certificazione e nella istituzione di un Osservatorio delle Professioni bancarie. Quest’ultimo monitorerà i cambiamenti che intercorrono nei mestieri e nelle organizzazioni bancarie, trasponendoli rapidamente e con precisione nelle nuove edizioni del Manuale e delle Prassi.
    Questo progetto si configura come un importante passo in avanti, con l’auspicio che possa portare allo sviluppo di esperienze simili in altri campi, declinando in chiave più moderna l’intero mercato del lavoro, spostando sempre più l’attenzione sulle competenze dell’individuo, sul suo saper fare concreto.
    Manuale di certificazione delle qualifiche delle banche commerciali
    a cura di Giancarlo Durante e Antonio Fraccaroli
    (Bancaria Editrice, 2013, pp. 264, euro 25)
    PARTE PRIMA - Le basi e la metodologia
    Il Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework - EQF)
    L’impianto metodologico
    Dai ruoli alle qualifiche
    Le Librerie: introduzione
    PARTE SECONDA - Le Qualifiche, le Librerie e i codici ATECO, CP ISTAT e ISCO-08
    Allegato 1 - Le Qualifiche: conoscenze, capacità e livello EQF
    Allegato 2 - La Libreria delle Conoscenze
    Allegato 3 - La Libreria delle Capacità
    Allegato 4 - Tavola sinottica delle Conoscenze
    Allegato 5 - Tavola sinottica delle Capacità
    Allegato 6 - Codici ATECO, CP ISTAT e ISCO-08
    Per saperne di più clicca qui
    Il volume è disponibile anche nella versione inglese: clicca qui
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