Quando la banca è smart
di Mattia, Schieppati
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15 Novembre 2011
Cresce il numero delle applicazioni per smartphone sviluppate dalle banche per la propria clientela. Dai bonifici al controllo del conto corrente, fino alla gestione del portafoglio titoli
L’evoluzione delle banche italiane verso la nuova frontiera delle app, sebbene siano partite forse con un pizzico di ritardo, ha dimostrato in questi ultimi mesi una grande vitalità. Cresce infatti il numero di aziende bancarie operanti in Italia che ha sviluppato e diffuso tramite app store un’applicazione proprietaria, destinata alla clientela, che consente di svolgere con gradi via via sempre più elaborati di raffinatezza molte delle operazioni “di sportello”.
Ma non solo: il controllo del conto corrente, la possibilità di effettuare bonifici e pagamenti, via via fino alle applicazioni che consentono di gestire il proprio portafoglio titoli. Scorrendo e provando le funzionalità delle app “firmate” dalle banche italiane si nota ormai una certa uniformità nella quantità e qualità di attività che l’utente può svolgere dal proprio smartphone.
Tra i primi a esplorare quest’utilissima funzione da mobile sono state l’app Sella.it di
Banca Sella
(da sempre all’avanguardia nell’esplorare le possibilità del digitale) e in modo più strutturato il
Gruppo Montepaschi
con la app PassKey Mps, che consente di fruire in modo rapido e diretto di un’ampia gamma di servizi. Ora per le banche essere su smartphone è la normalità, oltre che una necessità. Per trovare e scaricare (sono tutte gratuite) l’app della propria banca basta andare sugli app store di Apple o Android, digitare nel campo ricerca il nome della propria banca ed effettuare il download. Da
UniCredit
a “La tua banca” di
Intesa SanPaolo
, da “Qui Ubi” di
Ubi Banca
a “@Time Mobile” della
Popolare di Vicenza
a
Credem
,
Fineco
e
Mediolanum
le opzioni non mancano.
Così come sono sempre più numerose (e, si spera, anche affidabili), le app non direttamente lanciate dalle banche ma che contengono servizi correlati a quelli bancari: c’è da sbizzarrirsi. IBAN Check (0,79 euro), per esempio, permette di controllare la validità dei codici iban di una trentina di paesi del mondo, mentre Euribor plus è un’applicazione che, per 0,79 euro, consente di tenere sotto controllo i tassi Euribor, Bce e Eurirs, aggiornati ogni giorno. Più elaborata, e più costosa, l’app “Calcolatore di interessi” (1,59 euro), che calcola appunto gli interessi secondo una vasta scelta di variabili, con la possibilità di selezionare come incognita qualsiasi elemento dell’equazione degli interessi, compreso l’impatto dell’inflazione sugli interessi. Sbizzarritevi
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