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25 Aprile 2024 / 06:26
Recupero crediti, con il full outsourcing la mediazione diventa semplice

 
Banca

Recupero crediti, con il full outsourcing la mediazione diventa semplice

di Flavio Padovan - 20 Maggio 2013
Gextra gestisce tutte le fasi del processo per conto del cliente su tutto il territorio nazionale, aumentando ulteriormente i vantaggi del nuovo strumento stragiudiziale. Ne parla l'amministratore delegato e presidente Francesca Carafa
Veloce, conveniente, efficace. La mediazione è uno strumento di recupero crediti stragiudiziale che consente un accordo informale e rapido tra le parti con valore di sentenza. Ancora poco diffuso – anche perché introdotto solo nel 2010 – si sta affermando grazie ai vantaggi concreti che assicura a creditore e debitore. Per capire le prospettive della mediazione in ambito bancario abbiamo incontrato Francesca Carafa , Presidente e Amministratore Delegato di Gextra, Gruppo Italfondiario.

Perché Gextra punta sulla mediazione?

Noi crediamo fermamente nella negoziazione come strada per la risoluzione delle controversie in materia di recupero crediti. Le procedure giudiziarie sono lente, costose, piene di ostacoli burocratici. La mediazione, al contrario, è rapida, efficace e conveniente.

Quanto è più veloce la mediazione rispetto alla procedura giudiziale?

La mediazione ha un limite temporale massimo di 4 mesi e l'accordo raggiunto non è impugnabile se non in caso di gravi vizi di forma, illeceità o contrarietà a norme imperative. Inoltre, il verbale redatto dal mediatore ha valore di titolo immediatamente esecutivo per il recupero del credito. Con la procedura del decreto ingiuntivo, invece, nel caso abituale di opposizione da parte di una delle parti in causa, la durata oscilla tra i 2 e i 4 anni. E poi la sentenza può ovviamente essere impugnata e allora i tempi diventano difficili da ipotizzare.

E' anche più economica?

Nella mediazione i costi sono molto contenuti e proporzionali al valore della controversia. Tenga conto che c'è un costo fisso unico di spese di segreteria di 40 euro, che le tariffe si applicano solo se il procedimento viene instaurato e che non vi è obbligo dell'assistenza di un avvocato, con un immediato risparmio relativo alle spese legali. Inoltre ci sono i vantaggi fiscali: un credito di imposta fino a 500 euro in caso di accordo raggiunto tra le parti e nessuna imposta di registro fino 50 mila euro. Ma i vantaggi vanno molto oltre quelli temporali e di costi.

Quali altri vantaggi permette?

Quelli che derivano dalla sua natura di accordo amichevole e informale che mira a trovare un accordo di reciproca soddisfazione in un clima collaborativo. Si viene a creare uno spazio per un dialogo partecipativo fra due parti che sono in conflitto, favorendo la ripresa e il rafforzamento di una relazione positiva tra creditore e debitore. E questo, soprattutto alle banche, garantisce un positivo ritorno di immagine soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale. Inoltre, ci sono tutte le ricadute positive che derivano dall'essere un procedimento “informale”, dalla possibilità di udienze telematiche, all'autenticazione di firme in momenti e luoghi differenti, all'inserimento nei verbali di conciliazione di clausole vincolanti il buon esito.

Considerati i vantaggi concreti rispetto all'iter giudiziale, come mai questo strumento non è ancora decollato?

Innanzitutto diciamo che è giovane, essendo stato introdotto solo con il D.Lgs 28 del 2010. E poi perché è una procedura che coinvolge più soggetti e la sede del giudizio è quella prossima alla residenza del debitore. E' per superare queste difficoltà che, per primi, offriamo una soluzione in full outsourcing, in modo che il cliente abbia un solo interlocutore, Gextra, per tutte le fasi del processo di mediazione.

Le banche possono utilizzare questa soluzione in full outsourcing?

L'abbiamo realizzata proprio pensando alle esigenze di banche, società finanziarie, confidi, e agli altri nostri clienti aziendali. Grazie agli accordi che Gextra ha su tutto il territorio nazionale con un organismo di conciliazione terzo accreditato dal Ministero di Giustizia, la banca può esercitare la mediazione ovunque in Italia senza inviare risorse proprie, ma utilizzando i nostri rappresentanti esperti. Garantiamo l'espletamento delle pratiche burocratiche per la convocazione delle parti, offriamo assistenza e informazioni sui vantaggi della mediazione anche al debitore convocato in modo da favorire l'esito positivo dell'accordo, definiamo ipotesi di transazione e gestiamo le trattative sulla base dei livelli di autonomia concordati con il cliente. Abbiamo lanciato la soluzione in full outsourcing a inizio 2013, e abbiamo già ottenuto un importante riscontro dai nostri clienti.

E' un mercato in crescita? Quali sono i vostri obiettivi?

L'attuale momento di difficoltà dell'economia aumenta le situazioni di sofferenza che possono essere gestite con la mediazione. Come Gextra, pensiamo di attivare entro l'anno tra le 2 mila e le 3 mila mediazione, un obiettivo importante essendo la nostra società, in questo campo, una start up. Il mercato è molto più ampio: secondo il Ministero di Giustizia si potrebbero risolvere in via extragiudiziale il 50% delle controversie. Gextra ha sviluppato il servizio in full outsourcing proprio per supportare i clienti e metterli nelle condizioni di potersi avvantaggiare dei benefici che garantisce questo strumento per il recupero dei crediti.
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