Recupero crediti, mediazione in crescita nel 2013
di Flavio Padovan
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21 Novembre 2013
Secondo i dati dell’Osservatorio Gextra, nel primo semestre 2013 l’86% delle procedure avviate hanno dato esito positivo. Ancora basso il tasso di adesione: meno di 1 debitore su 3 accetta la mediazione
La mediazione civile è uno strumento efficace che permette alle banche di affrontare con un alto tasso di successo il recupero crediti anche per posizioni di sofferenza con anzianità superiore a 18 mesi. E’ quanto emerge dal
primo Report dell’Osservatorio Gextra
sulla mediazione civile relativa a portafogli di prestiti personali e credito al consumo gestiti dalla società del Gruppo Italfondiario per conto dei suoi clienti. “Nel primo semestre di quest’anno l’86% dei debitori che ha aderito al procedimento ha raggiunto un accordo positivo, confermando che quando si riesce a far dialogare le parti si trova una soluzione, anche nei casi di posizioni molto deteriorate”, spiega
Francesca Carafa
, presidente e amministratore delegato Gextra. L’esito della mediazione civile risulta particolarmente positivo soprattutto se paragonato all’attività stragiudiziale che, su questa tipologia di portafogli, ha una performance media pari al 5%. Per quanto riguarda i crediti in sofferenza con un’anzianità superiore ai 5 anni, la mediazione ha successo in circa il 20% dei casi.
L’importanza di incontrarsi
Il problema resta però l’adesione: solamente il 30% dei debitori accetta questo strumento di risoluzione delle controversie. “La reintroduzione dell’obbligatorietà della mediazione contenuta nel Decreto del Fare è sicuramente un passo positivo – sottolinea Carafa – e aiuterà a sfoltire l’enorme numero di procedimenti che ora passano per i Tribunali. Ma, in attesa di capire se, come riteniamo, l’obbligatorierà sia applicabile anche all’attività di recupero crediti, dobbiamo continuare a fare cultura e a spiegare ad aziende e debitori i numerosi vantaggi che rendono questa procedura comunque preferibile, come i costi ridotti e i tempi certi non superiori ai 3 mesi per il giudizio”. A questo proposito, l’Italia risulta essere oltre il 150° posto al mondo nell’indice di efficienza di recupero crediti e la durata ordinaria di una procedura di questo tipo nei tribunali ordinari supera abbondantemente i 1000 giorni.
I dati del Ministero della Giustizia
Sono state recentemente diffuse anche le statistiche ufficiali sulla mediazione civile da parte del Ministero della Giustizia da cui risulta che l’utilizzo di questo strumento è in crescita. Nel primo trimestre 2013 sono state registrate 1600 iscrizioni al mese (con un incremento dovuto alla prevalenza di mediazione volontarie), il tasso di adesione dei debitori è stato del 28% e la procedura ha avuto esito positivo nel 45% dei casi. Da un punto di vista geografico, la Lombardia è decisamente la regione più avanzata con il 27,3% del totale nazionale, ma tutto il Nord utilizza la mediazione con maggior frequenza rispetto al Centro e al Sud. Il valore medio delle liti è di 12.648 euro, mentre quello relativo solo a contratti finanziari e bancari è, rispettivamente, pari a circa 33 mila euro e 37.500 euro. A fronte di una durata media di 1066 giorni in tribunale (dato 2010), le procedure di mediazione si sono chiuse in media in 104 giorni, se l’esito è stato positivo, e in 79 giorni nei casi in cui l’accordo non è stato raggiunto.
“Le statistiche del Ministero - commenta Carafa - confermano i trend di crescita della mediazione registrati dal nostro Osservatorio e i vantaggi che assicura, anche se le due rilevazioni non sono però perfettamente confrontabili perché i dati Gextra si riferiscono esclusivamente all’attività di recupero crediti. Inoltre, la significativa differenza sul tasso di successo delle mediazioni avviate (86% Gextra contro il 45% dei dati del Ministero), è anche il risultato dalle attività specifiche che svolgiamo capillarmente su tutto il territorio nazionale e dell’esperienza che abbiamo accumulato in questo settore”.