Rinascimento digitale
di Flavio Padovan
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13 Aprile 2014
Ottimismo e innovazione. Questa la ricetta per la ripresa che emerge dal convegno organizzato da ICBPI a Milano su “Società digitale ed evoluzione dei modelli di riferimento”
La strada per la ripresa e lo sviluppo passa necessariamente per investimenti nel digitale. Ma serve anche ottimismo e consapevolezza che la rinascita è possibile e che l'Italia ha le competenze adeguate per vincere questa sfida. E' una spinta decisa all'innovazione e al “fare” quella che arriva dal convegno “Società digitale ed evoluzione dei modelli di riferimento. Quali sfide per Banche Imprese e PA all’interno del nuovo quadro competitivo pan – europeo”, organizzato da ICBPI a Milano, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni e delle più importanti realtà del mondo bancario italiano, riuniti per confrontarsi su come sfruttare le opportunità del nuovo scenario competitivo.
Molto è stato già avviato. Ad esempio in ambito SEPA - come ha ricordato nell’intervento di apertura, Giuseppe Capponcelli, amministratore delegato ICBPI, “abbiamo impegnato molte delle nostre risorse ed energie sulla migrazione che consentirà l’armonizzazione del sistema dei pagamenti a livello Europeo e nazioanle e un conseguente aumento della competizione a vantaggio del sistema economico”. Un'altra opportunità è il programma T2S – Target2Securities, che vede l'Italia protagonista nella prima wave di adesione decisa dalla BCE. In questo campo ICBPI ha scelto di partecipare direttamente al sistema per svolgere un ruolo attivo per il mercato finanziario nazionale. Nel suo intervento Capponcelli ha ricordato la necessità per le banche di recuperare redditività e come i pagamenti e le carte possano offrire un grande contributo per questo obiettivo. Un settore che ha ampie possibilità di crescita, soprattutto in Italia dove il cash è ancora largamente predominante. Ma è anche un business a cui i nuovi operatori non bancari guardano con interesse. Come riuscire a contrastare la forza degli OTP? “E necessario – ha spiegato Capponcelli - che le banche realizzino una rete collaborativa dove si sfruttino le competenze e le economie di scala. ICBPI si muove proprio in questa direzione per fare meglio, in maniera più innovativa e meno costosa, le attività che singolarmente le banche non riuscirebbero a fare o che richiederebbero investimenti troppo rilevanti”.
“L'innovazione è il dovere dei migliori”, ha sottolineato Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che ha sollecitato tutti all'ottimismo e al pensiero innovativo, che considera il “mantra” della sua vita. Dopo secoli in cui ha insegnato al mondo arte, design, cucina, e dopo il Rinascimento e il Risorgimento, ci sarà una nuova era per l'Italia”, ha dichiarato convinto Farinetti.
Ma l'innovazione richiede grandi investimenti e competenze elevate, ha evidenziato Giovanni De Censi, Presidente di ICBPI. L'Istituto in questo scenario vuole continuare a rappresentare il partner di fiducia del sistema bancario, operatore di mercato, leader nei pagamenti, monetica e securities services. “Per questo – ha spiegato De Censi – il gruppo si è organizzato per supportare al meglio i propri clienti nella gestione della complessità e delle sfide che l'innovazione costante richiede”.
Anche la Bce, rappresentata all’evento da Pierre Petit, Deputy Director General of Directorate General Payments e Market Infrastructure della Banca Centrale Europea, ha ribadito l'importanza dell'innovazione, inserendola nelle 3 keywords fondamentali insieme a integrazione e governance. Petit ha poi evidenziato l'importanza del ruolo della Banca Centrale Europea come garante di regole e sicurezza. “Dobbiamo puntare a eliminare i confini anche in ambito bancario – ha affermato Petit – lavorare per una valuta unica, per regole condivise e per un network forte e proficuo che coinvolga tutti i protagonisti: esercenti o intermediari, banche e istituzioni”.