Se il bilancio è integrato
di Francesco, Lenoci
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9 Febbraio 2016
L’attenzione di Creval al tema della responsabilità sociale è sintetizzata dal Rapporto Integrato 2014, il documento unico che racchiude sia le informazioni finanziarie del bilancio tradizionale, sia quelle del Rapporto Sociale …
Si è appena conclusa la seconda edizione del Convegno “
Dal Report di Sostenibilità al Report Integrato. Per banche, assicurazioni, imprese di servizi”,
organizzato dall’Associazione Europea Sostenibilità e Servizi Finanziari (Assosef), in collaborazione con il Network Italiano Business Reporting (Nibr) e con la Green Business Executive School. L’evento è stato l’occasione per il Gruppo Credito Valtellinese (Creval) di presentare il Rapporto Integrato 2014, attraverso la testimonianza di
Paolo Baroli -
Servizio Corporate Identity Qualità e Sostenibilità
della banca.
Il Gruppo Creval redige dal 1995 il
Rapporto Sociale - sul sito è possibile visionare quelli dal 1999 ad oggi,
clicca qui
- e dal 2014 redige anche il Rapporto Integrato, re
alizzato con un linguaggio accessibile a tutti, evitando il ricorso al gergo tecnico, e con infografiche che focalizzano subito e in maniera chiara i punti principali. Anch’esso è pubblicato sul sito della banca.
Vai al rapporto
.
Con riguardo all’esercizio 2014, Creval ha prodotto i seguenti documenti:
Fascicolo di Bilancio, comprendente il Bilancio Consolidato del Gruppo e il Bilancio del Credito Valtellinese;
Rapporto Sociale;
Rapporto Integrato.
Sul Rapporto Integrato e sulle altre iniziative in ambito CSR di Creval, vedi anche l’intervista di Paolo Baroli rilasciata a
Bancaforte
in occasione del
Forum CSR 2015
dell’ABI.
Il Rapporto Integrato è frutto di un lavoro di redazione basato sui principi de
ll’International Integrated Reporting Council e
sulla logica del cosiddetto “pensiero integrato” con l’obiettivo di: migliorare la qualità delle informazioni; promuovere un approccio più coeso ed efficiente al reporting aziendale; rafforzare l’accountability e la responsabilità di gestione delle diverse forme di capitale (umano, finanziario, organizzativo, materiale/infrastrutturale, naturale e sociale/relazionale); sostenere le azioni mirate alla creazione di valore nel breve, medio e lungo termine.
La tabella sottostante sintetizza, sotto forma di domande, i principali elementi che compongono il Rapporto 2014.
Il Rapporto Integrato è un documento unico che racchiude sia le informazioni descrittive e finanziarie contenute nel Bilancio tradizionale, sia le informazioni descrittive e non finanziarie contenute nel Rapporto Sociale, in un’ottica non additiva ma di “innovazione trasformativa”. Esso infatti:
unisce la disciplina che deriva dalla rendicontazione esterna a quella che proviene dalla rendicontazione interna;
rende la rendicontazione il più utile possibile per tutti gli stakeholder;
richiede un alto livello di collaborazione all’interno del Gruppo;
pretende un alto livello di collaborazione con le componenti esterne al Gruppo;
riduce il rischio reputazionale;
aumenta la valenza della sostenibilità;
consente di essere trasparenti e di comunicare in modo strategico.
Gli 8 capitoli del Rapporto
I dati e le informazioni pubblicati nel documento concernono
l’anno solare 2014 e sono forniti dai responsabili di processo delle singole funzioni in forma coerente con le fonti ufficiali, in particolare la Relazione del Cda sulla gestione della banca e del Gruppo, con
riferimento alla parte consolidata. I dati quantitativi sono riportati, come suggerito dal Global Reporting Initiative – GRI, lungo un lasso temporale di tre anni al fine di evidenziarne gli sviluppi progressivi.
Per assicurare la massima attendibilità delle informazioni riportate è stata privilegiata l’inclusione di grandezze misurabili direttamente, evitando il più possibile il ricorso a stime che, ove necessarie, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili.
La lettura è facilitata dall’utilizzo di icone (nella logica della concisione e della connettività), di cui si avvale a fini esemplificativi anche per spiegare come le sei casistiche di capitali funzionali producono servizi e risultati e consentono di realizzare gli obiettivi individuati.
La natura di documento basato su principi e non su regole evidenzia l’alto valore aggiunto del Rapporto Integrato. Sintesi, concretezza, esplicitazione del modello di business, della catena del valore e della valenza dei sei capitali fondamentali per l’operatività quotidiana concorrono a situare questa rendicontazione sulla frontiera dell’innovazione virtuosa – anche in termini di connettività dell’informazione e orientamento all’intera platea degli stakeholder.
Il Rapporto propone all’inizio di ogni capitolo citazioni estrapolate dall’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”, che contiene anche la migliore definizione di sempre dell’attività imprenditoriale: “L’attività imprenditoriale è una nobile vocazione orientata a produrre ricchezza e a migliorare il mondo per tutti”.
Uno sguardo sul business reporting nei diversi settori
Il Convegno “Dal Report di Sostenibilità al Report Integrato. Per
banche, assicurazioni, imprese di servizi”, tenutosi a Milano il 2 febbraio, è stata un’occasione importante per tracciare l’attuale momento del business reporting. Tra gli intervenuti: Marcello Priori (vicepresidente Consiglio di sorveglianza Banca Popolare di Milano), Marco Fedeli (Presidente Assosef e fondatore di Green Business Executive School), Stefano Zambon (segretario generale NIBR e global chairman di World Intellectual Capital Initiative – Wici), Gian Paolo Ruggiero, dirigente Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze), Pietro Negri (Responsabile societario e concorrenza dell’Ania), Laura Girella (Regional Lead Italy di The International Integrated Reporting Council, Iirc). Nella tavola rotonda “Campioni in Italia” sono state presentate alcune tra le principali buone pratiche di applicazione del Rapporto d
i Sostenibilità (tra cui: Maria Luisa Parmigiani, Gruppo Unipol SAI, Claudia Gonnella, Federcasse Credito Cooperativo, Anna Villari, A2A, Tiziana Graneris, Reale Mutua).
(Francesco Lenoci, Docente di Metodologie e Determinazioni Quantitative d’Azienda 2 presso la Cattolica di Milano e autore del libro “Nuovo Bilancio Integrato”)