Turismo, il digitale vale 8,8 miliardi di euro
di Mattia, Schieppati
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7 Luglio 2015
Tra turismo domestico, incoming e outgoing passa dalla rete ben il 18% del mercato italiano dei viaggi, che aumenta del 10% rispetto al 2013. Una quota destinata a una forte crescita anche con il mobile. Non solo per la scelta e la prenotazione, ma anche durante il viaggio ...
Ancora prima che i big dei social network sbarcassero in rete e monopolizzassero ogni discorso relativo a business plan e fatturati, sembrava che il vero Eldorado di Internet fosse per loro: per i siti che operavano nell'ambito del turismo. Prenotazione di hotel, voli e pacchetti viaggio, recensioni in tempo reale di hotel e ristoranti, il brivido di poter organizzare e prenotare le vacanze con gli amici, o un weekend romantico, direttamente dal pc senza passare negli uffici di qualche agenzia di viaggi... Era la fine degli anni Novanta e se c'è stato un settore che per primo si è confrontato - nei pro e nei contro - con la potenza disintermediante della Rete è stato proprio il mercato del turismo. Poi, sono arrivati tutti gli altri, certo, ma la rivoluzione avvenuta ormai quasi vent'anni fa non si è ancora fermata: per chi opera nel settore viaggi, e per tutto l'enorme indotto che i viaggiatori muovono, il web è ancora a livello globale un alleato importante. Mentre forse in Italia si potrebbe/dovrebbe fare di più.
I numeri
Secondo l'analisi svolta dall'
Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, il mercato digitale italiano del turismo nel 2014 ha mosso circa 8,8 miliardi di euro, con un’incidenza del 18% sul mercato turistico complessivo (che si aggira intorno ai 49,5 miliardi). Il 46% della spesa digitale è generato da turismo domestico (viaggi di italiani in Italia), in crescita dell’11% rispetto al 2013; il 34% dall’outgoing (viaggi di italiani all’estero), in crescita del 9% e il rimanente 20% dall’incoming (stranieri che viaggiano in Italia), in crescita del 6%.
Fonte: Politecnico di Milano Come vengono spesi questi soldi?
Il 74% è riconducibile ai trasporti, in crescita del 10% rispetto al 2013, segue la spesa per strutture ricettive, con una quota del 14% (in crescita del 4%). E infine quella per pacchetti di viaggio, con una quota del 12% (+10% rispetto al 2013).
Da notare come sia in continua crescita il mobile commerce: vale circa 340 milioni nel 2014, +40% rispetto a un anno prima.
Fonte: Politecnico di Milano
Le prospettive
«Dai dati raccolti emerge un ruolo sempre più forte dei canali digitali nel processo turistico a partire dalle fasi di incubazione e ispirazione del viaggio, passando poi alle fasi di scelta e prenotazione, per arrivare infine anche alle fasi durante e post viaggio», afferma Filippo Renga, Coordinatore della Ricerca dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo. «La crescita dei canali digitali fino ad oggi si è manifestata principalmente a livello di scelta e prenotazione e riteniamo che abbiano ancora ampi margini di sviluppo. Guardando al futuro, invece, ci aspettiamo i tassi di crescita maggiori nei momenti durante il viaggio, che attualmente sono ancora marginalmente toccati dal digitale, ma che, grazie all’estrema diffusione degli smartphone, si stanno sviluppando velocemente sulla spinta delle richieste del consumatore».
Fonte: Politecnico di Milano
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