Un tavolo nazionale per l'industria cinematografica
di Maddalena Libertini
-
9 Settembre 2011
Produttori, associazioni e mondo del credito insieme per rilanciare il settore. L'iniziativa proposta dal ministro Romani al convegno “Banche e Cinema 2011”, trasmesso in diretta su Bancaforte.it. Sabatini (ABI): “Determinante il rapporto tra aziende di credito e industria cinematografica”
“Nell'attuale congiuntura è indispensabile sfruttare al massimo le aree di eccellenza del Paese e tra queste c’è senz’altro il cinema che può svolgere il ruolo sia motore di sviluppo sia di promotore dell’immagine dell’Italia nel mondo. Il rapporto tra aziende di credito e industria cinematografica è già oggi determinante ed è destinato a rafforzarsi sempre più nel futuro”, ha dichiarato
Giovanni Sabatini
,
direttore generale dell’ABI
, al convegno
Banche e Cinema
alla 68^ Mostra del Cinema di Venezia. La rilevanza del cinema come settore industriale è stata testimoniata dalla presenza del
ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani
che ha annunciato l’apertura di un tavolo nazionale del comparto al quale sono state chiamate a partecipare anche le banche insieme ai protagonisti del settore. Lo strumento del tax credit ha infatti visto crescere l’impegno delle aziende di credito nel finanziamento dei progetti cinematografici. Il dialogo aperto tra banche e cinema ora è pronto a fare un salto di qualità. A fronte di un importante volume di investimenti, sono infatti 6 le aziende di credito che hanno fatto ricorso al tax credit e il numero di progetti sostenuti è ancora ridotto, ha ricordato
Nicola Borrelli, direttore generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
, ma i segnali indicano che ci sono ampi margini di miglioramento. Come ha evidenziato
Riccardo Tozzi, presidente dell’ANICA,
da parte sia delle banche sia dei produttori è stata infatti segnalata la necessità di una messa a punto dei sistemi di finanziamento, rendendo il meccanismo del tax credit una misura strutturale permanente e alzandone il tetto di 2,5 milioni. Inoltre una sinergia tra ministero e banche permetterà di mettere a punto il meccanismo del Fondo nazionale di garanzia anche per il mondo dell’industria cinematografica. Misure condivise anche da
Luigi Abete (BNL-BNP Paribas), Gabriele Piccini (Unicredit), Carlo Stocchetti (Mediocredito Italiano - Gruppo Intesa Sanpaolo), e Emanuele Giustini (Banca Popolare di Vicenza)
, che hanno sostenuto anche la possibilità di sviluppare le reti d’impresa e di estendere la politica fiscale al sostegno non solo dei film ma anche delle stesse imprese del settore. Significativa potrebbe essere un’apertura più consistente al mondo del private. L’esperienza positiva riportata dai rappresentati del mondo del credito intervenuti indica la volontà di banche e cinema di creare insieme un modello di business e disegnare un sistema finanziario che consenta di redistribuire il rischio, attraverso soluzioni come una gestione di portafoglio dell’investimento cinematografico.