Uscirà a Natale l'e-wallet di Apple. Pagare con l'iPhone diventerà cool
di Mattia Schieppati
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18 Aprile 2013
Secondo gli analisti il prossimo iPhone 5S sarà equipaggiato con la tecnologia NFC. Una svolta per l’affermazione dell'e-payment
È l'annuncio che si sta attendendo da mesi e che potrebbe far fare il salto di qualità - in termini di popolarità e di diffusione di massa, visto che da anni tutto quello che viene marchiato "mela" diventa subito di moda - ai sistemi di pagamento via smartphone con tecnologia NFC.
Entro l'anno, ma c'è addirittura chi azzarda un "entro giugno", Apple potrebbe infatti lanciare il proprio sistema di e-wallet, dando la benedizione all'era dei pagamenti di prossimità via telefonino e consacrando una tecnologia, quella della Near Field Communication applicata ai pagamenti, che già da ottobre 2012 equipaggia diversi device (e oggi è anche sui nuovissimi Samsung Galaxy S4 e sul Nokia Lumia 920) ma che ancora non era entrata a far parte nello smartphone per eccellenza, l'iPhone, con tutto l'impatto in termini di comunicazione e di usability che questo comporterebbe presso il mass market.
A far uscire l'indiscrezione non è stato il solito sito di maniaci di aggeggi Apple, ma uno dei più autorevoli analisti statunitensi, Gene Munster, managing director and senior research analyst della banca di investimenti Piper Jaffray; una "previsione" ripresa e confermata anche da Katy Huberty di Morgan Stanley.
Munster sottolinea come «i tempi per il lancio sarebbero ormai maturi» ed elenca una serie stringente di fatti. L'e-wallet targato Cupertino rappresenterebbe infatti la logica conseguenza del lancio avvenuto nel giugno 2006, in occasione del rilascio del nuovo sistema operativo iOs 6, del sistema Passbook: una specie di archivio per biglietti elettronici e abbonamenti digitali. Una funzione partita allora in sordina, ma che ha saputo conquistare via via molti utenti negli Stati Uniti, dove il ticketing digitale è già molto diffuso (come dimostrano gli accordi che Apple ha stretto con colossi come Starbucks, Sephora, Ticketmaster ed American Airlines). Passbook ha permesso di testare il gradimento del pubblico e di mettere alla prova gli standard di sicurezza, creando una rete fidelizzata nel campo del retail: una mossa utile per strutturare il futuro sistema di pagamento elettronico, e per cominciare a mettere dei paletti ai due principali competitor: PayPal e Google Wallet.
Dopo un anno di osservazione del mercato, insomma, secondo Munster il nuovo sistema operativo iOs 7 che Apple lancerà a giugno avrà integrato sia il sistema di e-wallet, sia il sistema di riconoscimento delle impronte digitali. Entrambi su tutta la futura gamma che dovrebbe sbarcare sul mercato a Natale 2013: i nuovi iPhone 5s, l'iPad 5 e l'iPad Mini 2. E, forse, anche il rivoluzionario iWatch, l'orologio Apple con funzioni simili a quelli del melafonino. Tutti nuovi, tutti attesissimi. E, sperano alla Apple, compratissimi e quindi pronti a diffondere in maniera virale la mania dei pagamenti da telefonino e da tablet.
Una potenza di fuoco impoente, se si pensa che oggi nel mondo 500 milioni di persone hanno aperto un account iTunes e quindi hanno già un potenziale portafoglio di addebito su carta di credito (quello che si usa per acquistare app, mp3, ecc.). E che con la capacità di "generare sogni", che è il plus assoluto dell'azienda oggi guidata da Tim Cook, non sarà difficile strutturare una rete globale di store, negozi e fornitori di servizi desiderosi di affiliarsi a Apple, abilitandosi ad accettare pagamenti via iPhone e iPad.
Come si chiamerà questa rivoluzione? Se la casa di Cupertino resterà anche questa volta fedele al proprio minimalismo, il nome della tecnologia potrebbe essere molto semplicemente iPay.