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25 Aprile 2024 / 10:33
 
Tornano a crescere prestiti finalizzati e mutui

 
Credito

Tornano a crescere prestiti finalizzati e mutui

di Flavio Padovan - 10 Luglio 2020
A giugno le richieste di finanziamenti per l'acquisto di beni e servizi sono aumentate del 12,6% rispetto allo stesso mese del 2019. In rialzo anche i mutui: +13,3%
Buone notizie sul fronte del credito. Dopo la frenata registrata nei 50 giorni successivi al varo del lockdown, le famiglie italiane hanno ripreso a rivolgersi agli istituti di credito per finanziare i propri acquisti e l’investimento sulla casa. Un recupero registrato da Crif attraverso i dati del proprio Sistema di Informazioni Creditizie. A giugno il numero di richieste di prestiti finalizzati e di mutui immobiliari e surroghe sono tornati a crescere, facendo segnare rispettivamente +12,6% e +13,3% rispetto al corrispondente mese del 2019.
Diversamente, le richieste di prestiti personali ancora stentano a tornare sui volumi dell’anno scorso malgrado nel mese di giugno si sia registrato un evidente cambio di passo, con i volumi che nell’ultima settimana del mese sono tornati al di sopra di quelli che si registravano nel periodo pre lockdown.

Fermento sui mutui

La positiva performance fatta registrare dai mutui immobiliari nell’ultimo mese è frutto sia del progressivo recupero delle richieste di mutui d’acquisto dopo molte settimane di sostanziale stallo del mercato, sia del fermento che si registra nella componente delle surroghe e sostituzioni, stimolate da tassi ancora molto contenuti e da condizioni decisamente vantaggiose.
Dal Barometro Crif emerge un andamento positivo anche per l’importo medio richiesto, che relativamente al singolo mese di giugno è risultato pari a 133.071 euro, con un aumento del +2,4% rispetto allo stesso mese del 2019. Relativamente alla distribuzione delle richieste per fascia di importo, le preferenze degli italiani si sono concentrate prevalentemente nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 Euro, con una quota pari al 29,9% del totale.
Per quanto riguarda invece la distribuzione per classe di durata dei mutui, complessivamente il 75% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni.

Recuperano i prestiti finalizzati

Nel complesso i prestiti finalizzati sono la forma tecnica che ha maggiormente risentito delle misure restrittive disposte dal Governo ma, al contempo, sono anche quella che ha mostrato una capacità di recupero più robusta e veloce. I prestiti personali hanno risentito più di tutti gli altri finanziamenti della situazione emergenziale, con le famiglie che hanno adottato un atteggiamento estremamente prudente.
La cautela delle famiglie in questa specifica fase trova conferma anche nell’andamento dell’importo richiesto, che nel mese di giugno ha visto una flessione sia per i prestiti finalizzati, che vedono il valore medio pari a 6.981 euro, con una diminuzione del 14% rispetto al giugno 2019 (quando però era stato registrato il record assoluto degli ultimi 10 anni), sia per i prestiti personali, che si fermano a 12.438, con una flessione del 2,1%.
Nel complesso, le preferenze degli italiani si sono concentrate prevalentemente nella classe di importo inferiore ai 5.000 euro, che arrivano a coprire il 62,4% delle richieste di prestiti finalizzati e il 31,2% di quelli personali.
Per quanto riguarda la durata dei prestiti richiesti, per quelli finalizzati gli italiani si sono orientati prevalentemente su piani di rimborso inferiori ai 12 mesi, con una quota pari al 23,7% del totale, mentre per quelli personali le durate superiori ai 5 anni arrivano al 45,3% del totale.
“La pandemia di Covid-19 – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF - ha determinano profondi cambiamenti nei comportamenti di acquisto e nella pianificazione finanziaria delle famiglie, con effetti che potrebbero perdurare anche nel prossimo futuro. In particolare, l’impetuoso sviluppo dei canali digitali è destinato ad accelerare in modo drammatico l’evoluzione di molti processi anche nel banking. Questo per altro rappresenta una grande opportunità anche per le aziende di credito per adottare soluzioni in grado di rendere i processi di on-boarding della clientela e di erogazione sempre più agili e veloci, creando i presupposti per una customer experience sempre più soddisfacente”.
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