Banche pronte allo sblocco dei crediti della PA
di Ildegarda Ferraro
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2 Novembre 2012
Oltre il 60% degli sportelli ha già aderito all'accordo per lo smobilizzo e a quello sugli investimenti delle Pmi. Manca l’ultimo miglio alla fase operativa, in attesa del decreto che recepisce il regolamento operativo del Fondo di garanzia per le Pmi...
“Contiamo che le prime operazioni di smobilizzo dei crediti che le imprese vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione cominceranno a essere realizzate entro il prossimo mese di dicembre”. Lo ha chiarito Giuseppe Mussari, Presidente dell’ABI, nel corso della recente audizione al Senato sull’accesso al credito e sugli strumenti di finanziamento delle imprese. Il quadro è ormai quasi completo. La scorsa settimana il Comitato di gestione del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese ha formalizzato il regolamento operativo del Fondo. Si è in attesa di un ultimo tassello, la pubblicazione del decreto con il regolamento.
Intanto, il settore bancario sta facendo la sua parte. Il 63,5% delle banche, in termini di sportelli sul territorio, è pronto a rendere operativo l’accordo per agevolare lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti della PA e quello per favorire il finanziamento di progetti di investimento in Italia. Si tratta dei due protocolli sottoscritti il 22 maggio tra l’ABI e le Associazioni di impresa, diretti a sostenere le aziende per quanto riguarda lo sblocco dei crediti della PA e gli investimenti delle Pmi. La lista completa delle banche che hanno già aderito agli accordi è già disponibile da venerdì scorso
sul sito dell’ABI. Nel momento in cui il quadro normativo sarà completo le banche potranno procedere per dare avvio alla fase operativa per questi ulteriori aspetti.
I tempi dei pagamenti della PA in Italia sono un tema da non sottovalutare, tanto più in una fase complessa come quella che stiamo attraversando. Basti considerare, per avere un quadro l’insieme, il grafico apparso sul Sole 24 Ore. La procedura per lo sblocco dei crediti riguarda lo stock, se non si lavora per evitare che si riformi lo sforzo non sarà risolutivo.
Smobilizzo crediti PA
Per supportare le Pmi è previsto un plafond di 10 miliardi di euro. I crediti, che possono essere smobilizzati, devono essere certificati come certi, liquidi ed esigibili. L’anticipazione non potrà essere inferiore al 70% dell’ammontare del credito che l’impresa vanta nei confronti della PA e la durata sarà coerente con la data di pagamento prevista. Le imprese che possono accedere al plafond “Crediti PA” sono le Pmi che operano in Italia, definite dalla normativa comunitaria, di tutti i settori. Al momento della domanda non devono avere posizioni classificate dalla banca come sofferenze, partite incagliate, esposizioni ristrutturate o esposizioni scadute – sconfinanti da oltre 90 giorni, nè procedure esecutive in corso. Per le imprese con esposizioni scadute – sconfinamenti da oltre 90 giorni fino a 180, la banca può valutare la realizzazione dell’operazione se il ritardo nel pagamento è imputabile al mancato incasso dei crediti PA.
Progetti investimenti Italia
Anche in questo caso è di 10 miliardi di euro il plafond per il finanziamento delle Pmi. L’intervento è reso possibile anche grazie alla liquidità messa a disposizione dalla Bce, tramite operazioni straordinarie di rifinanziamento con durata fino a 3 anni. A ciò si aggiunge la convenzione tra ABI e CDP con cui quest’ultima mette a disposizione 10 miliardi di euro per il finanziamento delle Pmi.
Convenzione ABI-MEF
Intanto, per facilitare ulteriormente le procedure, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Associazione Bancaria Italiana hanno siglato una convenzione che permette l’accesso da parte delle banche e degli intermediari finanziari alla piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti verso le amministrazioni pubbliche. Il collegamento tra la piattaforma elettronica pubblica e il sistema finanziario permette a banche e intermediari finanziari di verificare direttamente lo stato del credito, velocizzando e semplificando le procedure di anticipazione o sconto per le imprese fornitrici della PA.