Carte: alta la fiducia nelle banche contro le frodi
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18 Aprile 2011
Un sondaggio di ACI Worldwide rivela che 85% dei consumatori italiani si sente sicuro dell’efficacia delle procedure antifrode della propria banca.
I consumatori hanno fiducia nelle procedure che le banche hanno messo a punto contro le frodi, benché a livello mondiale circa un terzo (29%) di loro dichiari di esserne stato vittima negli ultimi cinque anni. È quanto emerge dal sondaggio di ACI Worldwide che ha coinvolto 4.200 persone in 14 Paesi di tutto il mondo (Italia, Australia, Brasile, Canada, Cina, Dubai, Francia, Germania, India, Paesi Bassi, Singapore, Svezia, UK e Usa).
L'incidenza delle frodi varia molto da regione a regione, passando dalle punte elevate della Cina, dove il 53% degli intervistati ha dichiarato di essere stata colpita da una frode, ai Paesi Bassi dove il fenomeno è stato denunciato dall’ 11% del campione. Il dato confortante è che il 79% delle vittime si ritiene comunque soddisfatto per la reazione e il supporto ricevuto dalla propria banca, a dimostrazione del grande impegno espresso dal mondo del credito per bloccare gli attacchi e minimizzarne gli effetti.
Per quanto riguarda l'Italia, l'indicatore globale di fiducia dei consumatori sulle procedure antifrode è dell'85%, superiore a quello globale (81%). Entrando nel dettaglio, il 30% è soddisfatto per la velocità con cui è stata identificata la frode, il 22% per i tempi ridotti con cui ha ottenuto il rimborso delle perdite e il 21% per il fatto che la banca ha identificato l'attacco prima che le vittima stessa se ne accorgesse. Da non sottostimare, però, anche la percentuale delle vittime (22%) che si ritiene poco o per niente contenta di come l'evento è stato gestito dalla propria banca, e che suona come un campanello d’allarme evidenziando ancora una volta come non si possa abbassare la guardia di fronte a questo fenomeno.
I dati forniti da ACI Worldwide dimostrano anche come, nonostante tutte le iniziative fin qui intraprese e gli ingenti investimenti in comunicazione, sia ancora necessario agire incisivamente sul fronte della prevenzione e dell'educazione del cliente. Infatti, il 21% dei consumatori italiani intervistati non ha acquisito l’abitudine alle più elementari cautele e conserva ancora insieme il PIN e la carta, e il 28% butta nella spazzatura gli estratti conto bancari e le ricevute di pagamento.
Ciò che i consumatori di tutti i Paesi chiedono alle proprie banche è di essere informati preventivamente in merito ad attività sospette della propria carta di credito: oltre la metà degli intervistati (54%) sostiene che apprezzerebbe ricevere una telefonata o un SMS sul cellulare nel caso si manifestino tali situazioni. Questa opzione risulta gradita anche dagli italiani (61%), mentre un 25% manifesta preferenze per altri strumenti (lettera, email, telefonata a casa) e un residuale 14% preferisce il blocco diretto della carta all’informativa in tempo reale.
La ricerca sottolinea, infine, come le frodi possano spingere i consumatori a usare i contanti invece che le carte di credito: il 17% degli italiani intervistati dichiara infatti che se ne fosse vittima tornerebbe al cash e un ulteriore 63% lo farebbe, ma solo in “alcuni casi”.