Gli attacchi ai portavalori nel 2011
di Massimo Zaurrini
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13 Aprile 2012
In totale sono stati 57: dalla scomparsa di un carico d’oro di 3 milioni di euro, al taglio del tetto di un furgone blindato per sottrarre 750.000 euro. Una rapida analisi dei dati parziali degli attacchi ai portavalori avvenuti in Italia l'anno scorso
Sono stati 57 gli attacchi a portavalori tentati in Italia nel 2011. Lo si apprende dai dati diffusi da Assovalori nei quali sono conteggiati tutti gli assalti segnalati, includendo anche quelli sventati o falliti. Secondo un calcolo provvisorio, in totale gli attacchi ai portavalori andati a segno, ovvero conclusisi con la sottrazione di tutto o una parte del carico, sono stati 30, sparsi su tutto il territorio nazionale.
Gli attacchi ai portavalori hanno fruttato un bottino di poco superiore ai 13 milioni di euro. Circa un terzo dei colpi (otto) ha fruttato un bottino inferiore ai 50.000 euro, 14 un bottino compreso tra i 50 e i 500.000 euro, e i restanti otto hanno portato alla perdita di carichi di valore superiori ai 500.000.
Se l’episodio più grave è rappresentato dalla misteriosa sparizione di un carico di 10 kg di oro nella tratta Arezzo-Valenza- Bruxelles, per una perdita in valore di 3 milioni di euro, due rapine ai danni di altrettanti portavalori ( avvenute a febbraio e marzo 2011 in Puglia e Toscana) si sono chiuse rispettivamente con un bottino di 1 milione e 500.000 euro e 1 milione e 400.000 euro.
Le modalità di attacco preferite restano quelle dell’attacco al mezzo durante il percorso di trasferimento del denaro (17 episodi, in un caso è stato addirittura tagliato il tetto del veicolo) e l’attacco sul marciapiede (12 episodi riusciti) ovvero durante il tragitto tra la filiale e il furgone portavalori. In un caso, avvenuto in provincia di Vicenza, l’infedeltà di un dipendente dell’azienda di sicurezza ha portato alla perdita di un carico di 180.000 euro.