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26 Aprile 2024 / 15:04
GPS puntato sui rapinatori

 
Fintech

GPS puntato sui rapinatori

di Flavio Padovan - 12 Agosto 2011
Ancora poco utilizzata in Italia per offrire servizi innovativi ai clienti, la geolocalizzazione trova ampio utilizzo come strumento anticrimine
Banche e GPS, un rapporto ancora tutto da sviluppare. O quasi. Se, infatti, è ancora molto limitato in Italia l’impiego delle tecnologie di geolocalizzazione nell’offerta di servizi al cliente, il tracciamento in tempo reale è utilizzato con successo per rendere più sicuro il trasporto valori e come misura antirapina. Difficile però ottenere particolari sulle varie soluzioni, che devono la loro efficacia anche all’effetto sorpresa nei confronti dei criminali.
Rispetto agli strumenti di difesa tradizionali, i sistemi attivi di protezione che fanno uso del tracciamento offrono il vantaggio di agire all’esterno dell’agenzia, escludendo dunque il coinvolgimento di clienti e personale, e di restare fisicamente in contatto con i valori per tutto l’iter della rapina.
Come dimostra anche l’esperienza di Simepro, da anni in prima fila in questo settore, soluzioni come Security- Cash possiedono un’efficacia operativa estremamente elevata tale da garantire il ritorno dell’investimento grazie alla riduzione delle perdite relative alla franchigia assicurativa. Un sistema di nuova generazione è proposto dalla multinazionale 3SI Security Systems e si sta rilevando particolarmente efficace: secondo i dati forniti dall’azienda, l’ESP – Eletronic Satellite Pursuit – ha finora aiutato a recuperare oltre 5,2 milioni di dollari di banconote rubate (dati aggiornati a gennaio 2011), contribuendo anche all’arresto di numerosi criminali.
Un discorso a parte merita la georeferenziazione, cioè l’attribuzione a un dato di un’informazione relativa alla sua dislocazione geografica, finora largamente utilizzata dal marketing delle banche, e ora anche dai responsabili della sicurezza per affinare le strategie di protezione.
È il caso di Geocrime Analyst, il servizio progettato da Ossif in collaborazione con G&O, che analizzando la distribuzione geografica di alcuni fenomeni criminosi ai danni delle dipendenze bancarie, permette il monitoraggio del livello di rischio di micro-aree territoriali, migliorando l’efficacia della collaborazione con le Forze dell’ordine.

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Smartphone, tablet ma anche Google e Facebook: grazie alla geolocalizzazione siamo sempre osservati 24 ore su 24. E i nostri dati sono in vendita. Con quali rischi?
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