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26 Aprile 2024 / 22:39
ICT spendere meno, spendere meglio

 
Fintech

ICT spendere meno, spendere meglio

di Silvia, Attanasio - 1 Agosto 2010
Anche gli investimenti delle banche in Information & Communication Technology hanno subito una flessione a causa della crisi globale. Dopo la fase di rinnovamento tecnologico del 2008, ora si scommette su progetti di efficienza, che porta a un risparmio nella gestione dei processi
Il 2009 ha rappresentato per il paese e per le banche un anno intenso e ricco di sfide: ciascuna azienda ha orientato il proprio operato nella ricerca di innovazioni e miglioramenti in grado di agevolare il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tra gli asset fondamentali sui quali le banche stanno puntando, l’Ict rappresenta una leva significativa, in grado di abilitare l’apertura di nuovi business e il conseguimento di importanti risparmi, in particolare per le banche. In molte realtà nel corso del 2009 sono state implementate riorganizzazioni che hanno costituito o rilanciato le strutture di demand management, per assicurare una maggiore vicinanza tra le funzioni e gli utenti.

Risparmiare si può

Una notevole attenzione è stata posta al contenimento dei costi, determinando quindi una maggiore volontà di realizzare progetti dai ritorni brevi e misurabili, in grado di sostenere le razionalizzazioni di processo e gli interventi di automazione finalizzati a obiettivi di saving. Sul fronte dei progetti di riorganizzazione post-fusioni, acquisizione e cessione di sportelli che hanno impegnato molte realtà, il 2009 è stato caratterizzato dal consolidamento degli interventi pianificati e dalla ricerca di un supporto anche tecnologico alla distribuzione della conoscenza sul funzionamento aziendale, per promuovere una maggiore omogeneità operativa e diffondere il senso di appartenenza all’azienda.

2008-2009: alti e bassi

La crisi finanziaria della seconda metà del 2008 non ha prodotto nello stesso anno effetti sulla spesa in Ict del settore bancario italiano: il cash out Ict (spesa più investimenti) è cresciuto del 4,6% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda l’anno 2009, tre fattori hanno supportato l’esigenza di contenimento dei costi anche in ambito Ict: da un lato sono giunte a completamento le attività di consolidamento conseguenti alle operazioni di M&A realizzate nel periodo precedente, dall’altro sono state messe in atto numerose azioni di efficientamento, rinegoziazione e riduzione dei consumi volte a contenere i costi complessivi dell’Ict. Infine, un ultimo ambito di risparmio è rappresentato dal rinvio al 2010 di progetti originariamente pianificati per il 2009.
Il 2009 è stato quindi l’anno della forte rifocalizzazione degli investimenti Ict con un maggior peso dei progetti volti al conseguimento di efficienze e contenimento di costi. A questo proposito, la rilevazione effettuata a febbraio 2010 da ABI Lab ha costituito l’occasione per rilevare presso le banche una stimacirca la ripartizione del budget Ict tra gli obiettivi di riduzione dei costi operativi ed espansione del business: complessivamente, la metà del campione ha riportato una percentuale superiore destinata all’espansione del business, mentre presso il 43% delle realtà risulta prevalente la finalità di riduzione dei costi. Il 7%, infine, evidenzia un sostanziale equilibrio tra le due finalità. Presso il segmento delle banche maggiori, grandi e medie ben il 61,5% delle realtà rileva una più elevata quota di budget destinata all’espansione del business, a fronte del 40% delle banche piccole e minori.

Priorità per il 2010

Dall’analisi dei progetti più rilevanti per il 2010 si evidenzia un più accentuato grado di diversificazione sia negli investimenti che nelle iniziative di indagine e scouting.
I progetti segnalati da un numero maggiore di banche riguardano soprattutto l’ambito della compliance, in particolare le iniziative legate alle direttive SEPA e PSD, gli aspetti inerenti le segnalazioni (frodi, antiriciclaggio etc.) e le attività legate ai requisiti di trasparenza. In particolare, le banche piccole e minori tendono ad assegnare priorità più elevate alle tematiche di compliance, mentre al contrario le banche medie, grandi e maggiori, pur annoverando tali iniziative nell’ambito dei primi 10 progetti Ict, tendono ad attribuire livelli di priorità inferiori.
La centralità dei canali di contatto con la clientela si riflette nella notevole importanza riconosciuta, in particolare nelle banche di dimensioni più rilevanti, per i progetti di rinnovamento dello sportello e di rinnovo del parco Atm. La grande rilevanza che la gestione integrata dei rapporti con la clientela assume nell’attuale contesto economico viene confermata dai livelli di priorità di segnalati per i progetti relativi a Crm e Intercanalità: rispetto al 2009 si regista infatti un notevole incremento nel grado di rilevanza di tali progetti, indipendentemente dalla classe dimensionale della banca. Si rileva inoltre particolare rilevanza per quanto riguarda le iniziative di mobile banking/payment e le attività relative a call center e help desk.

Efficienza e sicurezza

La crescente attenzione verso le tematiche di business process management trova riscontro nell’interesse mostrato per l’approfondimento delle modalità di gestione della banca per processi, allo scopo di rispondere in maniera incisiva alla sempre più diffusa esigenza di ottimizzazione delle risorse interne per il miglioramento della qualità dei servizi offerti al cliente. Si conferma un notevole interesse per le tematiche inerenti all’accentramento dei back office, anche nell’ottica di reengineering dei processi paper intensive, con l’obiettivo di conseguire economie di scala e attivare modalità efficienti per la valorizzazione delle informazioni.
Sul fronte della sicurezza, la crescente diffusione di logiche multicanale induce un numero sempre maggiore di banche ad investire in progetti finalizzati a garantire un adeguato livello di sicurezza dei differenti canali remoti, sia attraverso attività interne di monitoraggio e di miglioramento del livello di sicurezza, sia attraverso iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione nei confronti della clientela.
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