Internet: da oggi l'Italia ha una Carta dei diritti
di Mattia, Schieppati
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28 Luglio 2015
Presentati alla Camera i 14 punti della "Costituzione" italiana della Rete. Diritto all'accesso, alla conoscenza, alle tutele di libertà e privacy i principi fondamentali. Da settembre sarà il riferimento per la legislazione del settore ...
L'accesso come "diritto fondamentale" e tutela della privacy, diritto alla conoscenza e educazione all'uso corretto della Rete... I 14 punti della Dichiarazione dei diritti di Internet, documento presentato oggi alla Camera dei Deputati sono una sintesi delle idealità che il web dovrebbe rispettare per essere uno strumento positivo, utile, trasparente. Un fattore di progresso condiviso, insomma, proprio così come lo pensava, alle origini, Tim Barners Lee, l'inventore del www (talmente condiviso che, per la sua "invenzione", lo scienziato non ha mai rivendicato nessun diritto d'autore).
Stefano Rodotà ha guidato la Commissione che ha stilato la Carta
La Dichiarazione o Carta di Internet è frutto di un lavoro che ha visto impegnata una commissione di esperti composta da parlamentari, esperti e stakeholder della società civile guidata dal giurista
Stefano Rodotà, cui hanno contribuito decine di migliaia di utenti attraverso una consultazione pubblica aperta lo scorso ottobre.
La
premessa che introduce il documento (
vai alla versione approvata dalla Commissione e pubblicata il 28 luglio) vola alto e riconosce l'importanza fondamentale che il mondo digitale ormai rappresenta in una società democratica. Si dice nella premessa:
«Questa Dichiarazione dei diritti in Internet è fondata sul pieno riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ogni persona. La garanzia di questi diritti è condizione necessaria perché sia assicurato il funzionamento democratico delle Istituzioni, e perché si eviti il prevalere di poteri pubblici e privati che possano portare ad una società della sorveglianza, del controllo e della selezione sociale. Internet si configura come uno spazio sempre più importante per l’autorganizzazione delle persone e dei gruppi e come uno strumento essenziale per promuovere la partecipazione individuale e collettiva ai processi democratici e l’eguaglianza sostanziale. I principi riguardanti Internet tengono conto anche del suo configurarsi come uno spazio economico che rende possibili innovazione, corretta competizione e crescita in un contesto democratico. Una Dichiarazione dei diritti di Internet è strumento indispensabile per dare fondamento costituzionale a principi e diritti nella dimensione sovranazionale.».
I 14 principi della Carta
La versione definitiva del documento è composta da 14 articoli che spaziano dal diritto fondamentale all’accesso alla privacy passando per la neutralità della Rete. Eccoli uno per uno.
1. Riconoscimento e garanzia dei diritti
2. Diritto di accesso
3. Neutralità della rete
4. Tutela dei dati personali
5. Diritto all’autodeterminazione informativa
6. Inviolabilità dei sistemi e domicili informatici
7. Trattamenti automatizzati
8. Diritto all’identità
9. Anonimato
10. Diritto all’oblio
11. Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme
12. Sicurezza in rete
13. Diritto all'educazione
14. Criteri per il governo della rete
«Una caratteristica della Carta», ha spiegato Rodotà, «è che non ripete ma integra i principi delle carte generaliste sui diritti, dell'Onu e della Ue e individua quelli che sono i diritti propri della dimensione della rete dall'accesso incondizionato, in discussione al Senato, all'inviolabilità del domicilio informatico. Ma quello che mi pare importante», continua, «è che la Carta chiarisce l'accettazione delle tecnologia e ma la lega alla necessità di far avanzare con essa i diritti collegati a questa evoluzione. Pur opponendosi alla subalternità dei diritti verso interessi economici e securitari, la Carta non trascura la dinamiche di mercato volendo sostenere la capacità generative della rete e salvaguarda la possibilità di nuovi soggetti economici di creare e innovare».
L’obiettivo del Presidente della Camera Laura Boldrini, che molto si è spesa per la nascita della "Carta" è far sì che il documento diventi già a settembre una mozione parlamentare che rappresenti ufficialmente la posizione del governo italiano in materia per tutti quelli che saranno, di lì in poi, gli interventi legislativi su materiale inerente o tangenziale a Internet.
Secondo step, questa volta internazionale, presentare la Carta al mondo intero in occasione del prossimo
Internet Governance Forum 2015, che si terrà in Brasile a ottobre (contesto anche simbolico: il Brasile è stato il primo ad alimentare il dibatto sulla regolamentazione del web, con il documento del
Marco Civil approvato a gennaio).