Mussari: banche in piazza per farsi conoscere
di Ildegarda, Ferraro
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3 Agosto 2011
L’obiettivo è far notare direttamente ai clienti cosa fa una banca, come funziona, come guadagna, che cos’è un tasso d'interesse, una commissione e un bonifico
“Porteremo le banche nelle piazze italiane per presentarle”. Lo ha detto Giuseppe Mussari, presidente dell’ABI, parlando al Festival dell’Economia di Trento. “L’obiettivo – ha chiarito Mussari - è far notare direttamente ai clienti cosa fa una banca, come funziona, come guadagna, che cos’è un tasso d'interesse, una commissione e un bonifico. E ancora: qual è la capacità tecnologica necessaria ad una banca per operare, quante normali operazioni vengono fatte in un giorno, in un mese, in un anno''.
Intervenendo ad un incontro "Liberi se informati", ha parlato chiaro il presidente dell’ABI. “Abbiamo attraversato la grande crisi – ha sottolineato Mussari - senza che nessuna banca italiana sia fallita, sia stata salvata dallo Stato o sia costata un soldo ai contribuenti italiani. E non è stato un caso. Lo si deve alla qualità del governo delle banche, alla vigilanza da parte di Banca d'Italia, alla qualità dei loro attivi, per la maggiore parte legata a valori reali dell'economia, e anche alla perizia di chi in precedenza le ha gestite”.
Questo non vuol dire star fermi. Per Mussari: “Naturalmente tutti possono migliorare. Le banche italiane stanno lavorando per superare alcuni limiti di comunicazione. Abbiamo commissionato un sondaggio molto approfondito per capire quali sono le principali ragioni di possibile incomprensione tra il popolo italiano e le banche. Sono varie le ragioni di fondo di questo stato di cose, ma certo il dato va compreso e affrontato”. “C’è di fondo – ha aggiunto Mussari - anche la mancata conoscenza. Per questo il passaggio successivo sarà quello di portare le banche nelle piazze italiane per presentarle, per farle conoscere meglio. L’obiettivo è chiarire direttamente ai clienti cosa fa una banca, come funziona, come guadagna, che cos'è un tasso d'interesse, che cosa una commissione e un bonifico”.
La prospettiva secondo Mussari è che : “Dobbiamo lavorare sul futuro in maniera positiva. Dobbiamo inevitabilmente impegnarci, ma credo che un pezzo di strada lo abbiamo già fatto. L’efficienza è determinate. Stiamo lavorando per essere più trasparenti, più efficienti, più chiari. Il cliente deve capire bene che cosa compra e quanto spende. Poi però il servizio dato va pagato. In questo percorso può essere utile ragionare più per fatti che per elementi pregiudiziali. Così si consente anche alle banche di correggere ciò che va corretto e quindi di migliorare la qualità del nostro servizio che nel Paese rimane essenziale per sostenere il sistema economico e il suo ciclo”.
Sul tappeto sempre lo stretto legame con l’economia reale. “È proprio questo legame – ha concluso Mussari - la ragione per cui le nostre trimestrali non sono così brillanti, mentre quelle di altri che si occupano di finanza speculativa cominciano ad esserlo fin troppo”.