Diritto d'autore: per l'Agcom solo 108 casi in sei mesi
di Mattia Schieppati
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5 Novembre 2014
Tante le archiviazioni per adeguamento spontaneo. Il bilancio del presidente dell'Authority al primo giro di boa dall'entrata in vigore del Regolamento
Solo 108 istanze in sei mesi. Quanto basta per far tirare un respiro di sollievo agli uffici dell'Agcom, dove si temeva, come ha confessato il presidente Angelo Marcello Cardani, «
Di queste istanze presentate, il 42% riguarda diritti d'autore violati per quanto riguarda materiale fotografico, il 25% i contenuti audiovisivi, il 13% musiche e canzoni, mentre i casi rimanenti riguardano giochi, testi e software. Un quinto di questi procedimenti ha avuto una procedura d'urgenza perché riguardavano violazioni massive, come previsto dal regolamento. Nell'interpretare questi andamenti, Cardani ha premesso come vi sia stato «un aumento sensibile della rimozione spontanea e un calo di accessi ai siti pirata, perché è cresciuta la consapevolezza di commettere un'illegalità». Cardani ha ribadito anche che «l'attività dell'Agcom si concentra sulle violazioni che producono un danno economico. Nessun provvedimento può essere rivolto all'utente finale, non ci sono interventi d'ufficio, sono esclusi interventi invasivi, seguendo le sentenze della Corte di giustizia europea. E si può, in ogni momento, scegliere di ricorrere alla magistratura, abbandonando il procedimento amministrativo».
Continuando con i numeri, emerge come il 39% delle istanze siano state archiviate dall'Agcom per adeguamento spontaneo, mentre un altro 31% è stato archiviato «per vizi di procedibilità o di ammissibilità». I provvedimenti di enforcement presi dall'Agcom sono stati in totale 18 nel primo semestre, sempre disabilitando l'accesso a siti ospitati su server esteri. In otto casi, infine, la disabilitazione è apparsa una misura sproporzionata rispetto alla dimensione della violazione, e quindi è stata disposta l'archiviazione.
La presentazione dei dati è stata anche l'occasione per ribadire (l'ha fatto Gabriella Muscolo, commissario dell'Autorità Antitrust) come «nell'accesso a Internet il diritto d'autore sia diritto fondamentale ma Internet ha natura interplanetaria, le regole vanno fissate a livello mondiale».