Informazione: Facebook batte i giornali?
di Mattia, Schieppati
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21 Novembre 2014
Un report del Pew Research Center analizza le modalità di fruizione delle news degli utenti Usa. Le piattaforme social sono un'edicola in crescita
Il 30% degli utenti americani iscritti a Facebook usa il social network per informarsi. Il secondo sito social più utilizzato per le notizie è YouTube (scelto dal 10% degli iscritti). Seguono Twitter (8%), GooglePlus (4%) e LinkedIn (3%). Nella grande polemica che vede opposti editori, ovvero produttori di notizie, e aggregatori (in primis Google) probabilmente ci si è persi di vista un elemento importante: come gli utenti si sono ormai abituati a fruire news, cronache e approfondimenti giornalistici.
A fare il punto sul cambiamento in atto è una ricerca del Pew Research Center di Washington, che ha analizzato quanto e come gli americani accedono alle news non attraverso i canali di informazione tradizionali (agenzie e quotidiani online o web tv) ma attraverso il "filtro" e l'altoparlante dei social network (
qui la ricerca).
Ad emergere con chiarezza è come non sia solo cambiata la fruizione, ma anche l'attitudine con cui l'utente "vive" le notizie. Lo fa cioè in maniera attiva e collaborativa. Secondo la ricerca, la metà degli utenti social non solo legge, ma condivide articoli, video o fotonotizie, mentre il 46% commenta i fatti di giornata. Minore la percentuale di coloro che postano scatti riferiti a eventi riportati da tg e giornali (14%), o video sempre in relazione a fatti di cronaca (12%). Gli internauti su un sito di informazione spendono in media 4,36 minuti, leggono 24,8 pagine a testa ed effettuano 10,9 visite ciascuno; su Facebook questi numeri si riducono drasticamente: un minuto e 41 secondi il tempo dedicato alle notizie, 4,2 pagine lette e 2,9 visite. Stesso trend rilevato per le news raggiunte tramite motore di ricerca.