L'investimento giusto? Segue la regola dello SMAC
di Mattia, Schieppati
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22 Giugno 2015
Sicurezza, Mobile, Analytics e Cloud: questi secondo Morgan Stanley i settori che vedranno una crescita esponenziale
Bolla sì, bolla no? Le supercapitalizzazioni dell'ultimo anno e mezzo al Nasdaq sono gli ultimi bagliori di una stagione fortunata (e destinata al crollo) o rappresentano un'assicurazione sul futuro. Con un mercato dell'ICT che da troppo tempo cresce in maniera rettilinea con il segno più, gli investitori statunitensi cominciano a trovarsi un po' in una situazione di inquietudine: fino a quando durerà? E, soprattutto, nel mare magno di offerte, sempre nuove strat-up, annunci sempre più mirabolanti da parte di grandi e piccoli geni della tecnologia, come bilanciare nel modo corretto i propri investimenti sul nuovo mercato senza rischiare di venire travolti dalla notte alla mattina come successe all'epoca della terribile bolla del 2000?
A rispondere a questo dilemma ci hanno provato gli esperti di Morgan Stanley Wealth Management, che hanno stilato un "menu del perfetto investimento" che, oltre a dare conforto ai propri clienti, è utile per individuare quali i sono i grandi filoni del mercato ICTche, secondo gli analisti, hanno di fronte a sé un radioso futuro. E condizioneranno sempre di più il mercato. La formula da ricordare è semplice, e sembra lo schiocco di un bacio: SMAC. Ovvero, Security, Mobile/social, Analytics e Cloud, queste le aree-chiave che produrranno, nel medio periodo, i ritorni più forti sull'investimento.
A sostenere questa indicazione, alcune evidenze che Morgan Stanley propone come dati di fatto. Per esempio? Sicurezza, analisi dei big data e cloud computing sono risultate le tre priorità di spesa del 2015 da parte dei 150 Cio - Chief information officers (100 statunitensi, 50 europei) di primarie aziende multisettore intervistati per una survey realizzata dalla stessa Morgan Stanley. In particolare, quello della sicurezza risulta essere la "priorità di spesa" per i Cio mondiali, un tema evidentemente molto sentito.
Non solo. Tutte le analisi che vengono dal mondo dei new media confermano che il 2015 è l'anno di affermazione dei video fruiti su device mobili: gli investimenti in pubblicità video su mobile conquisterà quote predominanti di mercato rispetto a qualsiasi altro tipo di contenuto o di piattaforma: le aziende che operano in questo settore, quindi, verranno trascinate in un vortice di crescita che le rende molto molto appetibili per gli investitori. Discorso simile si deve fare per tutte quelle realtà che sviluppano software e sistemi per l'analisi dei big data: se gli ultimi due anni, infatti, sono stati gli anni della raccolta e della sistematizzazione di masse enorme di dati, ora viene il momento di interpetarli, selezionarli, e metterli al servizio del business. Chiunque sappia fornire strumenti efficienti capaci di facilitare questo lavoro, avrà un enorme mercato. Collegato a questo settore, è evidente, c'è quello dello stoccaggio, della fruizione e dello scambio di questi dati: ecco perché anche chi ha saputo lavorare bene, negli anni recenti, sul fronte del cloud computing, diventa ora il miglior amico dei Cio di piccole, medie e soprattutto grandi aziende.