Giustizia, i pagamenti telematici ancora non decollano
di Flavio Padovan
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23 Luglio 2015
Meno di 55 mila transazioni nell'ultimo anno. Crivellari (UCCMB): necessario l'obbligo normativo per sbloccare un cambiamento che garantisce efficienza e risparmi all'amministrazione pubblica
Potrebbero essere fonte di risparmi significativi e di maggiore efficienza per lo Stato, ma non riescono ancora a spiccare il volo. Parliamo dei pagamenti telematici delle spese della Giustizia, che una nota di UniCredit Credit Management Bank (UCCMB) ci informa essere stati, negli ultimi 12 mesi, 54.518. Un numero irrisorio rispetto alle potenzialità dello strumento e ai vantaggi che garantisce, come insegnano le esperienze di altri Paesi, dove è largamente utilizzato.
Tra l'altro, i pagamenti telematici permettono anche di prevenire episodi di contraffazione dei valori bollati, recentemente tornati in primo piano con l'operazione dei Carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria svolta tra Roma e le province di Napoli, Caserta e Avellino, che ha portato alla scoperta di una frode di molti milioni di euro ai danni dello Stato in atto da anni.
Come fare allora per favorire l'utilizzo dei pagamenti telematici per le spese della Giustizia? Secondo Dino Crivellari, AD di UCCMB, è urgente introdurne l'obbligatorietà. Un passo necessario come ci dimostrano altre innovazioni, quali il Processo Civile Telematico, l'invio dei documenti in formato digitale, la fattura elettronica, che solo con l'imposizione normativa sono diventate realmente operative.
"Sono trascorsi anni da quando il Ministero della Giustizia seleziono? una nicchia di partner tecnici - e UniCredit Credit Management Bank era l'unica banca fra questi - per creare, da zero, il nodo dei Pagamenti Telematici delle spese di giustizia, che oggi presenta i piu? alti standard di efficienza e la massima sicurezza", spiega Crivellari. Procedere per via telematica, continua l'AD di UCCMB, "e? molto piu? comodo e veloce rispetto al normale iter di pagamento, che costa piu? tempo e inutili file anche solo per gli acquisti in tabaccheria. Gli avvocati, infatti, possono pagare le spese di giustizia e i diritti direttamente dal proprio studio, collegandosi al Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia o ad un Punto di Accesso (PdA) abilitato".
Imporre il pagamento telematico delle spese e dei diritti sottolinea la nota di UCCMB - significa tracciare le transazioni, ridurre i tempi, rendere la macchina della Giustizia piu? efficiente e, soprattutto, l'intero il processo piu? trasparente e piu? sicuro. Inoltre, permette allo Stato di risparmiare il 2,6% di aggio riconosciuto ai tabaccai, contribuendo alla difficile spending review in atto. Per queste ragioni, conclude Crivellari, è urgente che il legislatore intervenga per rendere obbligatorio l'uso degli strumenti elettronici per il saldo degli oneri di Giustizia.