UBI, accordo con i Sindacati per 410 esuberi volontari
di Flavio Padovan
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28 Dicembre 2015
Il risparmio a regime sarà di circa 31 milioni di euro l'anno, contro oneri una tantum pari a 95 milioni. Previste assunzioni di almeno 130 risorse nel biennio 2016-17
Passo avanti di UBI Banca nel programma di razionalizzazione e di contenimento degli oneri operativi. E' stato infatti annunciato un accordo con le organizzazioni sindacali che prevede l'uscita su base volontaria di circa 410 risorse a livello di Gruppo con accesso al Fondo di sostegno al reddito di settore.
L'operazione, una volta a regime, consentirà un risparmio annuo di circa 31 milioni di euro, a fronte di oneri una tantum di circa 95 milioni di euro, che saranno contabilizzati interamente nel quarto trimestre dell'esercizio in corso.
L'intesa raggiunta con il sindacato prevede innanzitutto l'accoglimento delle 339 domande di adesione al precedente piano, attuato con l'Accordo Quadro del 26 novembre 2014, che non erano andate a buon fine perché in eccesso rispetto alle 500 previste. Per le ulteriori 70 posizioni, sempre su base volontaria, sarà data precedenza alle risorse in grave stato di salute.
Al fine di supportare il ricambio generazionale e sostenere le politiche in tema di occupazione giovanile, l'accordo prevede nel corso del biennio 2016-2017 l'inserimento nell'organico della banca di 130 risorse, più un massimo di altre 30 proporzionalmente all'esodo delle 70 posizioni ulteriori concordate. L'inserimento potrà avvenire sia mediante nuove assunzioni sia mediante la stabilizzazione di rapporti di lavoro temporaneo già in essere nel Gruppo, tenendo anche conto dei termini dei contratti in essere, con ricorso anche alla mobilità infragruppo.