Bassilichi adotta lo smart working
di Flavio Padovan
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29 Aprile 2016
Accordo apripista in Toscana per nuove modalità di lavoro che permetteranno di conciliare meglio vita privata e lavorativa
A realizzare il progetto è Bassilichi, grazie all'accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali Fiom-Cgil e Fim-Cisl e la collaborazione della Regione. In base all'intesa sottoscritta 35 dipendenti che dovevano essere trasferiti a Firenze per la chiusura della sede pisana continueranno a svolgere la loro attività all'interno di una struttura di coworking individuata sempre a Pisa. Bassilichi sosterrà il costo degli spazi a fronte di una rinegoziazione dei superminimi individuali di tutti i lavoratori coinvolti per poter coprire il 100% degli oneri relativi all'affitto dello spazio
"Lo smart working presenta a nostro avviso grandi potenzialità non solo per realizzare un ambiente di lavoro agile ed efficiente improntato sempre di più all'autonomia decisionale, alla delega e alla fiducia, ma anche e soprattutto per andare incontro alle istanze delle nostre risorse che sono da sempre il punto centrale della nostra azienda" ha commentato Leonardo Bassilichi, AD di Bassilichi. "Al contempo ha proseguito l'amministratore delegato - in una fase di razionalizzazione e di riorganizzazione dei nostri siti produttivi, come quella che stiamo attraversando, il flexible working rappresenta una soluzione concreta per salvaguardare l'occupazione, trasformando una criticità in opportunità, come dimostra l'accordo per i lavoratori pisani appena siglato".
"Si tratta di un esempio e di un modello da proporre, laddove possibile, in altre vertenze. Accanto all'obbiettivo, realizzato, di ridurre il disagio dei dipendenti che avrebbero dovuto trasferirsi nella sede di Firenze , l'intesa sperimenta infatti formule innovative come il telelavoro e il coworking", ha dichiarato il presidente della Toscana Enrico Rossi.
Questo accordo si inquadra in un progetto sperimentale di smart working denominato "Bassilichi Agile" che il gruppo toscano sta portando avanti a livello nazionale e che prevede, previa la firma di specifici accordi con le organizzazioni sindacali, l'adozione di alcune modalità di lavoro che offrono al dipendente maggiore autonomia nella scelta di spazi, tempi e organizzazione della propria attività a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati.