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26 Aprile 2024 / 00:36
Gli ATM UniCredit parlano il mandarino

 
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Gli ATM UniCredit parlano il mandarino

di Flavio Padovan - 15 Novembre 2016
Su oltre 8 mila postazioni self è stata aggiunta la lingua cinese all'italiano e all'inglese, consentendo alla comunità di svolgere in autonomia tutte le principali operazioni bancarie
UniCredit guarda con sempre maggiore attenzione all'importante target di clientela rappresentato dalla comunità cinese. La banca ha infatti annunciato di aver attivato su tutti gli ATM BancoSmart, i totem multifunzione e le casse veloci di UniCredit (in totale oltre 8.000 postazioni self ) la funzionalità multilingue che include anche il cinese oltre all'italiano e all'inglese.
Diversamente dal "change language" presente su quasi tutti gli ATM bancari – che consente di operare solo per il prelievo e, tipicamente, per le carte con circuito internazionale – il cambio lingua UniCredit è disponibile anche per le carte domestiche e agisce su tutte le funzioni, sia informative che dispositive (prelievo, versamento, oltre 150 servizi di pagamento, rateizzazione carta Flexia).
Per accedere alla funzionalità è sufficiente cliccare sull'apposito bottone "Lingua" presente nella Home Page, selezionare la lingua "preferita" e, in automatico, tutte le operazioni di prelievo e pagamento vengono tradotte.
UniCredit è la prima banca in Italia ad offrire un servizio così esteso completo e capillare ai cittadini cinesi e intende estenderlo nei prossimi mesi anche ad altre lingue.
La scelta di puntare subito sul cinese come terza lingua è legata ai numeri rilevanti della comunità, sempre più attiva anche dal punto di vista del business, ma che spesso ha problemi di autonomia linguistica. Aggiungendo il cinese alle lingue disponibile sugli ATM e i dispositivi self UniCredit offre una comoda e facile alternativa allo sportello per lo svolgimento di operazioni primarie come la gestione del contante, il controllo dei rapporti bancari o il pagamento di utenze e bollette.
La comunità cinese negli ultimi anni è cresciuta in Italia. Sono oltre 330mila, infatti, i cinesi che oggi vivono nel nostro Paese, un decimo di tutti i cittadini non comunitari presenti nel nostro territorio. Ma sono in forte crescita anche i flussi turistici verso le principali città italiane. Altrettanto rilevanti, infine, sono i dati dell'interscambio commerciale fra i due Paesi: nel 2015 le esportazioni dall'Italia alla Cina sono state di oltre 10,4 miliardi di euro mentre le importazioni italiane dal paese asiatico sono state di oltre 28,1 miliardi di euro.
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