La qualità dei messaggi sui social
di Isabella Corradini
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2 Novembre 2016
I social media sono strumenti efficaci nella comunicazione aziendale. Ma vanno usati con accortezza, prima di tutto bisogna comprenderne funzionalità, potenzialità e finalità
Nell'era del digitale i social network acquisiscono sempre più un ruolo chiave nella comunicazione e nella costruzione dell'immagine personale e aziendale. Tramite i social ci si descrive, ci si presenta agli altri, si sviluppano relazioni, si scambiano consigli. Così le aziende promuovono prodotti, attirano nuova clientela, creano comunità che utilizzano un certo brand. Si tratta di strumenti certamente efficaci, se usati con accortezza. Diversi i consigli che vengono dati dagli esperti di comunicazione riguardo ad un loro valido uso, è comunque vero il principio che prima ancora di usarli bisogna comprenderne funzionalità, potenzialità e finalità, pena avere un risultato che può essere anche controproducente.
Una riflessione va fatta sulla correlazione tra la velocità di questi mezzi e la qualità (nonché l'affidabilità) dei messaggi da essi veicolati. Si sa che per essere efficace una comunicazione deve prestare attenzione sia ai contenuti che alla forma. Ma nell'era in cui si "corre" per stare al passo con gli altri, si rischia di trascurare qualche aspetto. Con conseguenze sgradevoli anche per l'emittente del messaggio. Non di rado si legge di chi, soprattutto personaggio pubblico, agendo d'impulso, scrive in modo avventato un tweet impreciso o scomodo, per poi procedere alla sua immediata cancellazione. Impresa anche questa non sempre dal risultato garantito: la velocità di diffusione può far sì che il post o il tweet sia stato fotografato per essere poi riproposto come prova dopo la cancellazione. Con questi mezzi di comunicazione, dunque, "nascondere la mano dopo aver tirato il sasso" rischia di essere inefficace: le tracce digitali della mano virtuale possono essere state già replicate, cosicché per l'autore del messaggio cancellato diventa difficile disconoscerne la paternità.
Dal momento, quindi, che i social hanno la capacità di raggiungere un pubblico molto vasto e in tempi rapidissimi, è indispensabile fare attenzione a ciò che si scrive. Sotto pressione o sotto la spinta di forti emozioni si può incorrere in errori a cui non è sempre facile porre rimedio.
Ancora più quando viene messa in circolazione una notizia errata già alla fonte e per effetto del rimbalzo tra i social viene diffusa e condivisa al punto da divenire "ufficiale". Riaggiustare il tiro diventa allora un'impresa assai ardua.
Resta comunque inteso che non bisogna rinunciare all'uso di strumenti utili a informare e a condividere. A condizione che si sia in grado di gestirli in modo adeguato.
Il tema è attuale e rilevante anche per le aziende per le quali la gestione dei social media si lega alla tutela del brand. Ed è probabile che, negli anni a venire, a fare la differenza sarà proprio la capacità di garantire la qualità della comunicazione verso un pubblico che sempre di più esige immediatezza di informazione e di risposta.