Stress Test: fiducia nelle banche italiane
di Flavio Padovan
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14 Febbraio 2014
Secondo il DG dell’ABI Giovanni Sabatini è gestibile l’eventuale gap di capitale che potrebbe emergere dall’analisi della BCE
“Siamo fiduciosi che le banche italiane riusciranno a superare gli stress test senza grossi problemi”. Questa l’opinione di
Giovanni Sabatini
, Direttore Generale dell’ABI, che in un’intervista rilasciata a
Bloomberg Tv
ha fatto il punto sullo stato del sistema bancario italiano alle prese con le verifiche che la Banca Centrale Europea sta effettuando prima del passaggio alla vigilanza unica previsto per il prossimo novembre.
Secondo Sabatini è “gestibile” l’eventuale gap di capitale che potrebbe emergere, stimato dal Fondo Monetario Internazionale intorno ai 10-15 miliardi di euro. Le opzioni per colmarlo possono essere diverse e sulla scelta degli strumenti da utilizzare – vendita di azioni, cessioni, ulteriore deleverage - influirà molto la decisione della BCE sui tempi di rientro.
Il direttore generale dell’ABI si è poi soffermato su alcuni aspetti patrimoniali. “Chi ha un capital ratio vicino alla soglia dell’8% è possibile che consideri l’opportunità di rafforzare il capitale”. Ma, ha precisato Sabatini, “le banche italiane sono state oggetto di forti pressioni da parte della Banca d’Italia e hanno fatto i compiti con largo anticipo riguardo la revisione della qualità degli asset. Vedremo probabilmente qualche accantonamento supplementare nel quarto trimestre”.
Più in generale, riguardo le sfide del sistema bancario italiano nel suo insieme, il DG dell’ABI ha indicato il recupero della redditività come obiettivo chiave su cui lavorare. E se, nel breve termine, il taglio dei costi sarà ancora un’esigenza prioritaria, le banche stanno comunque già lavorando per ripensare il modello di business, aggiornando ed evolvendo i propri servizi per cogliere le opportunità offerte dal digitale e dalla rete.
Per l’intervista integrale di Bloomberg TV
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